verso una candidatura di Sophie Vaginay alla Marina Militare?

verso una candidatura di Sophie Vaginay alla Marina Militare?
verso una candidatura di Sophie Vaginay alla Marina Militare?
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Sophie Vaginay viene invitata a partecipare alla battaglia legislativa dalla RN. Resta l’incertezza sulle ambizioni del sindaco di Barcelonnette, in contrasto con la sua ex famiglia politica.

Da domenica e dopo l’annuncio a sorpresa dello svolgimento di nuove elezioni legislative, è la voce che agita il mondo politico delle Alpi dell’Alta Provenza: Sophie Vaginay potrebbe tornare alla ribalta.

Isolata dopo il rumoroso e difficile divorzio da Renaud Muselier e Éliane Barreille, in un contesto di disaccordo insolubile nella realizzazione del progetto Espace Lumière tra Pra Loup e Val d’Allos, il sindaco di Barcelonnette è contattato da diverse settimane dal Raggruppamento Nazionale .

“Christian Girard ne ha fatto la sua priorità. Cammina molto e sempre. Ma anche altri nel partito sono più in alto di lui”, sussurra un fine conoscitore della vita politica locale al BFM DICI.

Identificata e stabilita nell’Ubaye, Sophie Vaginay è la candidata perfetta per la Marina Militare. Potrebbe riuscire a ottenere un grande risultato al primo turno, domenica 30 giugno, nella seconda circoscrizione.

“Se Sophie va, vince”

“Nel 2022, Aurélie Abeille aveva guadagnato il 23% senza farsi conoscere, solo con l’etichetta. Lì l’onda è ancora più forte. Se Sophie va sotto la bandiera RN, vince, è ovvio” analizza un eletto di spicco locale.

Oltre ad un risultato che potrebbe essere promettente, la RN vede nella persona di Sophie Vaginay anche un utile elemento di disturbo nella “galassia Muselier”. “Il modo in cui è stata trattata da Renaud, che l’ha abbandonata, ha lasciato il segno”, riconosce un dirigente di destra del dipartimento.

Spinta a dimettersi dalla presidenza della Comunità dei Comuni, la sindaca di Barcelonnette non ha mai accettato il destino riservatole dalla sua famiglia politica. “E a volte la vendetta può essere tenace…”, sussurra una fonte politica dipartimentale.

Il Raggruppamento Nazionale lo ha capito bene e sa che questo argomento risuona nella mente dell’Ubayenne. Tanto più che sa che la destra locale punta sulla candidatura della sua eterna rivale, Élisabeth Jacques, in tandem con Jean-Claude Castel, per portare i colori repubblicani allargati da Manosque a Barcelonnette.

Sophie Vaginay ha lasciato LR alla fine del 2022

“La RN offre a Sophie Vaginay l’opportunità di rigiocare la partita dell’Ubaye e vendicarsi di coloro che le voltano le spalle. Anche se corresse un grosso rischio per il suo futuro al Barcelonnette facendo hara-kiri, Sophie potrebbe finire in stile da deputato per tre anni”, spiega un influente sindaco che segue da vicino queste trattative.

Ma un grosso problema deve affrontare Sophie Vaginay: la contraddizione. Nel dicembre 2022, ha sbattuto la porta ai repubblicani dopo la vittoria di Éric Ciotti alla guida del partito.

“Se la scelta dei membri è sovrana, purtroppo non corrisponde alle aspettative della destra francese che da quasi 10 anni dispera nel ritorno di una forza politica che non sia né soffocata dall’ideologia macronista né supplente alle tesi estreme di il Rally Nazionale” scrisse allora il sindaco di Barcelonnette, in una lettera firmata insieme a David Gehant, Camille Galtier e Daniel Spagnou.

“E due anni dopo andrebbe alla RN? Non ha affatto quelle convinzioni, non ci credo affatto”, dice qualcuno vicino al sindaco di Barcelonnette. “Non ci credo, non è il suo DNA” dice un altro.

Dal lato RN, nulla filtra. Aurélie Abeille ha inviato la sua candidatura alla sede del partito. Ma sembra molto sola. “Sto aspettando un ritorno, con il punteggio che ho fatto l’ultima volta, penso di essere legittimo”, dice a BFM DICI.

La sinistra in agguato

Proprio come Stéphane Durbec, consigliere comunale di Céreste-en-Luberon ed ex amico intimo del clan Le Pen. “Dopo 37 anni di lotta politica di destra, sono profondamente convinto di poter davvero soddisfare le aspettative dei cittadini che domenica hanno manifestato chiaramente il loro sentimento per le elezioni europee” dichiara Stéphane Durbec.

All’ufficio dipartimentale, è ancora un’altra storia. “Ho proposto il nome di Laurine Miffred alle autorità del partito per questa circoscrizione. Poi deciderà Parigi. Non so quale sia la posizione di Christian Girard” ha indicato martedì mattina Vincent Conio, delegato dipartimentale del partito nelle Alpi -de- Alta Provenza, senza notizie del suo vice dal giorno prima.

“Non sono più il delegato dipartimentale e non so cosa sta succedendo…” scherza l’on. Girard, quasi divertito nel coprire le sue tracce telefonicamente. “Ma è vero che con Sophie mi trovo bene e che ha tante qualità” ammette il parlamentare.

Sophie Vaginay non risponde alle nostre richieste da lunedì. Ma ha confidato a più persone che non si nega nulla. Come se occupassero lo spazio mediatico e politico senza dire nulla? La sua ex “famiglia” di destra attende comunque con impazienza la sua decisione. Anche solo per sapere se la guerra fratricida nell’Ubaye si svolgerà ancora sotto gli occhi di tutti. E in particolare quelle di Insoumis Léo Walter, certo di rappresentare una sinistra unita per cercare di mantenere la sua carica di deputato.

Valentin Doyen con Mathias Fleury

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