All’Eure, questo ex deserto industriale verrà rianimato con un settore unico in Francia

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Di

Matthieu Le Tirant

pubblicato su

7 giugno 2024 alle 6:00

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Dare una seconda vita a Grandi borsequesti grandi imballaggi agricoli, è un po’ la filosofia che governa le attività industriali che da questo mese di giugno permetteranno di rilanciare parte del sito dell’ex stabilimento Altuglas a Bernouville (Eure).

Dal 2015, e dalla cessazione dell’attività che ha causato la perdita di 35 posti di lavoro, al centro del piccolo villaggio era rimasto abbandonato un terreno industriale incolto.

Se nel 2020, l’impresa locale Destampes avevano in parte preso possesso del sito, molti edifici rimasero in disuso.

Una situazione che cambierà chiaramente con l’attuazione del Novus e la creazione di a trenta posti di lavoro. Una cifra simbolica perché allineata a quella delle perdite registrate nel 2015 con la chiusura di Altuglas.

“Nei nostri geni”

Questo recupero industriale del sito è stato reso possibile grazie agli investimenti e all’innovazione di un intero settore agricolo locale.

Al timone, come un vero direttore d’orchestra, troviamo Luc Letiercea capo del gruppo familiare “All Sun” le cui attività ruotano attorno all’agricoltura e all’industria agroalimentare, in particolare attraverso la distribuzione di fertilizzanti.

Video: attualmente su -

In occasione dell’inaugurazione ufficiale dello stabilimento Novus, martedì 14 maggio 2024, il capo della holding di famiglia ha dichiarato:

“È un’idea che viene dai nostri geni agricoli. Siamo pionieri in questo settore perché non esiste altra lavorazione paragonabile al mondo. »

10.000 tonnellate all’anno

Quando sarà attivo il mese prossimo, il sito sarà in grado di elaborare fino a 10.000 tonnellate di big bag all’anno per riciclarli in materiali che sostituiscano la plastica.

Questi big bag verranno riciclati utilizzando i processi innovativi di Novus. ©L’Imparziale

Cos’è una borsa grande? Si tratta di grandi sacchi utilizzati dagli agricoltori e molto spesso contenenti fertilizzante. Una volta sparsi per i campi, questi grandi sacchi rimanevano inutilizzabili.

“Molto spesso venivano spediti in Cina o in Italia. »

Luc Letierce è lieto di poter riciclare questi rifiuti agricoli con a processo unico e brevettato. Permette di separare il polipropilene dal polietilene che è la composizione dei big bag, separando allo stesso tempo i residui di fertilizzante.

Investiti 11,5 milioni di euro

L’ex sito industriale di Altuglas a Bernouville (Eure) tornerà a vivere grazie all’impresa Novus. ©L’Impartial

Per dare vita a questo settore del riciclaggio, un investimento di 11,5 milioni di euro (compresi 2 milioni di euro di sovvenzioni) era necessario.

Comprende numerosi partner come la BPI (banca pubblica d’investimento) o la Regione Normandia e il Dipartimento dell’Eure.

Il progetto combina anche il SOVEEA (Società per la Valorizzazione delle Eco-azioni dei Fertilizzanti e degli Ammendanti), l’ARE (Associazione per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi delle Sementi) e ADIVALOR: (Agricoltori, Distributori, Industriali per il Recupero degli Scarti Agricoli).

In definitiva, l’obiettivo della fabbrica è riciclare 8 milioni di big bag usati, ovvero 8.500 tonnellate di materiali plastici riciclati all’anno.

Uscita dal declino

C'era una folla sull'ex sito di Altuglas al momento dell'inaugurazione del Novus.
Martedì mattina c’era folla nell’ex sito dell’Altuglas a Bernouville in occasione dell’inaugurazione della Novus, un’impresa che prevede di creare una trentina di posti di lavoro. ©L’Imparziale

Abbastanza per convincere le tante personalità presenti all’inaugurazione. A partire dal presidente del Dipartimento dell’Eure, Alexandre Rassaërt che vede in questa innovazione industriale una “risposta alla deindustrializzazione e un’alternativa al progresso rispetto a chi si rassegna al declino di fronte alle sfide ambientali”.

Il sottoprefetto di Andelys, Nicola Lebasda parte sua, accoglie con favore un progetto “che soddisfa tutte le esigenze”, consentendo in particolare di sfuggire “a una nuova artificializzazione del territorio con la ripresa di questa terra desolata” e di “partecipare a un’economia circolare”.

Questo progetto industriale rallegra soprattutto il sindaco di Bernouville, Cristiano Langletsollevato di “vedere finalmente questa terra desolata riprendere vita”.

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