“Impasse” in Quebec per togliere il segreto alla commissione Grenier

“Impasse” in Quebec per togliere il segreto alla commissione Grenier
“Impasse” in Quebec per togliere il segreto alla commissione Grenier
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Da mesi i partiti politici dell’Assemblea nazionale sono in trattative. Devono decidere come ottenere dalla commissione Grenier i documenti relativi al finanziamento del campo del “no” al referendum del 1995, ma la Coalizione Avenir Québec (CAQ) e il Parti Québécois (PQ) non riescono a mettersi d’accordo.

Il tempo passa, non possiamo risolvere questa impasselamenta il capo di P.Q.Paul St-Pierre Plamondon, in intervista a Radio-Canada.

Il 25 maggio 2023, il deputato Camille-Laurin ha presentato una mozione, adottata all’unanimità dell’Assemblea nazionale, per chiedere al Direttore generale delle elezioni (DGE) di divulgare al più presto possibile i documenti della commissione Grenier.

Questa commissione aveva il compito di far luce sulle accuse di finanziamento illegale del campo NO e sulle attività di Option Canada durante la campagna referendaria del 1995. Chi l’ha presieduta, il giudice Bernard Grenier, ha depositato il suo rapporto nel 2007, ma le testimonianze e i 4.500 documenti raccolti durante l’inchiesta sono ancora colpiti da un divieto di pubblicazione.

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La commissione Grenier è stata incaricata di indagare sui fatti contenuti e descritti nel libro “I segreti dell’Opzione Canada”, di Normand Lester e Robin Philpot, in relazione alle spese del campo del “no” a monte del referendum del 1995 sul Quebec sovranità. (Foto d’archivio)

Foto: Getty Images / André Pichette

Anche il ministro responsabile delle Istituzioni democratiche, Jean-François Roberge, ha presentato una mozione, adottata all’unanimità il 9 giugno 2023, per ordinare che i documenti siano resi pubblici, ma senza successo.

IL DGE attualmente si rifiuta di farlo perché teme un’azione legale.

Il governo propone che i documenti siano consegnati a un terzo indipendente, riassume Paul St-Pierre Plamondon. Questa persona, spiega, giudicherà ciò che dovrebbe rimanere confidenziale.

Ciò pone diversi problemiha detto, in particolare nella parzialità della nomina.

Il risultato non sarà lo stesso se incarichiamo Pauline Marois o se affidiamo a Jean Charest il compito di decidere cosa pubblicare o menolui spiega.

In una lettera inviata giovedì al ministro Roberge, il P.Q. propone invece di affidare i documenti ad una commissione parlamentare, dove ogni partito nell’Assemblea nazionale sarebbe rappresentato da una persona. Avrebbe esaminato le prove a porte chiuse, accompagnato da a esperto in privacy e aspetti legalima la decisione finale spetterà ai funzionari eletti.

Sta a noi prendere la decisione, [en fonction] il rispetto della riservatezza, certo, ma anche un maggiore interesse della democrazia a conoscere la verità.

Una citazione da Paul St-Pierre Plamondon, leader del Parti Québécois

Una terza parte non avrebbe questa legittimitàritiene il leader del PQ.

Il governo vuole trovare la strada migliore

: vogliamo che gli abitanti del Quebec abbiano la verità sugli eventi di1995″,”text”:”Fin dall’inizio, la nostra posizione è stata chiara: vogliamo che gli abitanti del Quebec abbiano la verità sugli eventi del 1995″}}”>Fin dall’inizio, la nostra posizione è stata chiara: vogliamo che gli abitanti del Quebec abbiano la verità sugli eventi del 1995.risponde in un comunicato il gabinetto del ministro Jean-François Roberge.

Il governo è pronto a studiare la proposta P.Q. e non sembra condividere l’opinione del suo leader secondo cui i negoziati sono in a senza uscita.

Stiamo discutendo con i gruppi di opposizionescriviamo semplicemente.

Vogliamo fare bene le cose per trovare la strada migliore, visto che siamo in uno Stato di diritto.

Una citazione da Ufficio del Ministro responsabile delle Istituzioni Democratiche, Jean-François Roberge

IL DGEche ha espresso le sue preoccupazioni ai funzionari eletti nell’autunno del 2023, afferma di non aver avuto un dibattito con loro di recente e continua a difendere la sua decisione.

All’epoca abbiamo agito nell’interesse pubblico, in tutta trasparenza, indagando quando non avevamo più il potere di perseguirescrive la sua portavoce, Julie St-Arnaud-Drolet. Inoltre le nostre indagini non sono mai pubbliche, sono riservate come quelle delle forze di polizia.

C’è un modo per concordare un modo di procedereconcorda Paul St-Pierre Plamondon.

Se tutti sono in buona fedeAggiunge.

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