Parco Jorat: rinnovata la segnaletica

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Sentieri obbligatori nella zona centrale del Parc du Jorat

Pubblicato oggi alle 16:35

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Gli amanti delle passeggiate nei boschi del Jorat li hanno inevitabilmente notati: un centinaio di cartelli segnaletici verde scuro con piccoli pittogrammi di divieto sono spuntati ovunque. Si trovano infatti su tutti i sentieri che entrano nella zona centrale del Parco Naturale Periurbano del Jorat, un’area di 4,4 km² (circa 700 campi da calcio) oggi rigorosamente protetta.

«La regola di base è che non appena si entra in questa zona di riserva forestale, non si lasciano mai i sentieri», spiega Benjamin Rudaz, capo della divisione Alberi e foreste della Direzione dei parchi e del patrimonio della città di Losanna. E se i sentieri sono sterrati, senza fondamenta, sono inoltre vietati ai cavalieri e alle mountain bike per preservare il suolo.

Volume di legno morto

L’obiettivo è sempre quello di ridurre il più possibile l’impatto umano sulla foresta e di lasciarla evolvere il più liberamente possibile. Con la conseguenza di un aumento del volume del legno morto e del ritorno di centinaia di specie viventi ad esso legate.

Ma fermare il disboscamento significa anche libera evoluzione degli alberi e quindi aumento dei rischi. “Anche per questo non dovremo più uscire dai sentieri”, sottolinea lo specialista. In quanto proprietario del bosco, il Comune conserva il dovere di mettere in sicurezza i sentieri. Verranno quindi effettuati due controlli ogni anno su una larghezza di 20 m su entrambi i lati dei sentieri. Ma sul resto della foresta interverrà solo la natura”.

Meno tolleranza

Alcuni di questi divieti non sono altro che la ripetizione di divieti in vigore da tempo in tutti i boschi del Cantone. Ma nella zona centrale la tolleranza sarà ovviamente minore. Verranno quindi organizzate pattuglie composte da guardie naturali del parco e persone giurate, con la possibilità di emettere multe o denunce.

Almeno inizialmente, però, l’accento sarà posto sull’informazione e sulla prevenzione. “Siamo consapevoli che rispettare le regole è più complesso da far rispettare in un ambiente naturale, dove le persone si sentono libere”, assicura la direttrice del parco Sophie Chanel. E le eventuali sanzioni dipenderanno anche dal comportamento e dall’atteggiamento dei trasgressori”.

Per garantire che tutto vada bene, i nostri due interlocutori contano anche sull’autocontrollo degli utenti forestali. “Dai monitoraggi scientifici già effettuati è emerso che questi boschi sono frequentati da un pubblico abituale. E la maggior parte di loro è sensibile alla tutela della natura, ricorda Sophie Chanel. Puntiamo quindi anche all’autoregolamentazione”. La presenza di segnaletica e codici QR che fanno riferimento alle basi giuridiche darà peso anche alle persone che garantiranno il rispetto delle nuove regole.

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Sylvain Muller è giornalista della sezione vodese dal 2005. È responsabile della redazione di Echallens e come tale si occupa dell’attualità del distretto Gros-de-Vaud.Più informazioni

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