Senna e Marna: il primo tratto della rete Vélo Ile-de-France collega Vaires e Serris

Senna e Marna: il primo tratto della rete Vélo Ile-de-France collega Vaires e Serris
Senna e Marna: il primo tratto della rete Vélo Ile-de-France collega Vaires e Serris
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“Stiamo frenando la mobilità in bicicletta”, spiega Pierre Tebaldini, direttore di gabinetto di Lagny-sur-Marne nell’agglomerato. Un altro buon motivo per cui i cittadini si spostano diversamente dall’auto? In ogni caso, è questo l’obiettivo di questo primo tratto Seine-et-Marne della rete Vélos Île-de-France (VIF), inaugurato giovedì 23 maggio da Valérie Pécresse, presidente della regione Ile-de-France , e Jean-Paul Michel, presidente dell’agglomerato Marne-et-Gondoire. Questa pista ciclabile all’avanguardia collega, in dieci chilometri e attraverso diverse città tra cui Lagny-sur-Marne, la base nautica di Vaires-sur-Marne e la stazione RER A di Serris-Val-d’Europe.

In definitiva, questa linea – chiamata V4 – dovrebbe collegare Val-d’Europe e Cergy-Pontoise, via Parigi. Per l’occasione, il presidente della regione Île-de-France ha compiuto il viaggio, è salito in bicicletta e ha percorso il sentiero, lungo 10 km, 7 dei quali interamente realizzati nel territorio della conurbazione di Marne-et Gondoire.

Un investimento da 7 milioni di euro

Per completare questo tratto, in tempi record – meno di sei mesi -, sono stati investiti 7 milioni, finanziati per il 60% dalla Regione. Questo progetto risale al periodo Covid quando le associazioni ciclistiche chiesero la realizzazione di nuove piste ciclabili. “L’idea è quella di creare vere e proprie autostrade ciclabili verso Parigi e di rimuovere gli ultimi ostacoli che potrebbero impedire ad alcuni di sostituire la bicicletta con l’auto”, spiega Pierre Tebaldini.

“In questo primo tratto la pista ciclabile è ampia, realizzata in rivestimento beige, con segnaletica direzionale specifica del VIF e la corrispondente segnaletica orizzontale. Le curve sono quasi tutte molto flessibili. Gli incroci sono trattati con una resina colorata», spiega Louis Belenfant, direttore del Collectif Vélo Île-de-France, all’origine della rete VIF.

Pur essendo soddisfatto del completamento di questo progetto, certo che con buone disposizioni le pratiche possano evolversi, sottolinea alcuni miglioramenti da apportare come l’aggiunta di riflettori, luci di segnalazione ma anche segnaletica stradale di avvicinamento al suolo. “La Regione ha confermato che farà ciò che è necessario. Per il resto è un fatto esemplare e speriamo che questo tipo di sviluppo si sviluppi rapidamente nel resto della regione dell’Ile-de-France! », conclude.

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