In Francia, le emissioni di gas serra sono diminuite più del previsto nel 2023 – Libération

In Francia, le emissioni di gas serra sono diminuite più del previsto nel 2023 – Libération
In Francia, le emissioni di gas serra sono diminuite più del previsto nel 2023 – Libération
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I dati consolidati del Citepa, l’organismo incaricato di realizzare l’inventario annuale, evidenziano un calo del 5,8% l’anno scorso rispetto al 2022, ha esultato il Primo Ministro mercoledì 22 maggio. Si tratta di più del doppio del calo osservato nel 2022.

Il dato è migliore del previsto e il Primo Ministro se ne rallegra. Le emissioni di gas serra in Francia sono diminuite del 5,8% nel 2023 rispetto all’anno precedente, ha annunciato Gabriel Attal mercoledì 22 maggio. I dati provengono dal Citepa, l’organismo incaricato di realizzare l’inventario, che a marzo stimava, sulla base dei dati preliminari, un calo del 4,8%. Si tratta di più del doppio del calo osservato nel 2022 (-2,7%).

La Francia intende ridurre le proprie emissioni di gas serra del 50% (-55% netto) entro il 2030 per rispettare gli impegni europei, il che implica un aumento considerevole del tasso di riduzione. Punta alla neutralità carbonica entro il 2050.

“Non abbiamo lezioni da imparare da nessuno in termini di efficienza ecologica e ambientale”, ha dichiarato Gabriel Attal questo mercoledì, nel corso di un incontro nella Mayenne. Come una frecciata lanciata al capolista del Partito socialista, Raphaël Glucksmann, alle calcagna della maggioranza per le elezioni europee del 9 giugno.

L’entourage di Gabriel Attal, a giudicare questi risultati “eccezionale”, sottolinea che superano “la stima fatta a inizio anno”. E per sostenerlo “cambiamenti strutturali” sono all’origine: chiusura delle centrali elettriche a carbone, decarbonizzazione dell’industria, diffusione dei veicoli elettrici, programmi di rinnovamento energetico. Per rispettare i propri impegni di riduzione delle emissioni entro il 2030, il Paese dovrà ripetere il buon risultato del 2023 registrando una riduzione di circa il 5% ogni anno.

A marzo la soddisfazione del governo non aveva convinto le ONG ambientaliste. Questi ultimi sostengono che il calo è soprattutto ciclico, legato, tra l’altro, a un inverno mite (che richiede quindi meno energia per il riscaldamento) e al rallentamento economico.

Aggiornamento : alle 23:20 con il commento dell’entourage del Primo Ministro.

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PREV ingresso nel canale domani mattina domenica 9 giugno 2024 alle ore 9:00
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