“Molto opportunista, divora tutto ciò che incontra”: il granchio cinese minaccia la biodiversità e rischia di provocare inondazioni in Belgio

“Molto opportunista, divora tutto ciò che incontra”: il granchio cinese minaccia la biodiversità e rischia di provocare inondazioni in Belgio
“Molto opportunista, divora tutto ciò che incontra”: il granchio cinese minaccia la biodiversità e rischia di provocare inondazioni in Belgio
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Sono piuttosto piccoli ma coraggiosi e piuttosto pelosi: i granchi cinesi comunemente chiamati “granchio peloso di Shanghai” sono sempre più presenti nei nostri fiumi. A tal punto che rappresentano una minaccia per la biodiversità provocando la progressiva scomparsa di vermi d’acqua dolce, insetti, piante, ecc., e rischiano addirittura di provocare inondazioni.

Gli scienziati avvertono di una “grave minaccia globale”, “sottovalutata e spesso fraintesa”

“Oggi è molto chiaro che fanno parte delle specie invasive emergenti, indica Arthur Timmermans, biologo ed ecopedagogo del Cercle des naturalistes de Belgique, specializzato in idromorfologia. Questi granchi sono molto resistenti al livello di salinità dell’acqua, quindi passano facilmente dall’acqua dolce a quella salata e crescono molto rapidamente. E mangiano tutto quello che trovano, è una specie molto opportunista che ingoia tutto quello che passa. Sono capaci di modificare molto rapidamente l’ambiente divorando più specie contemporaneamente e sono capaci di perforare le nostre sponde, cosa che favorirà l’erosione. Nelle zone degli estuari ciò può causare problemi con la salita e la discesa dell’acqua, causando il rischio di crollo degli argini come nel caso dei gamberi”.

gabbiano

Oggi purtroppo queste specie sono molto difficili da sradicare.

Negli ultimi decenni, la popolazione di questi granchi in Belgio ha registrato un aumento senza precedenti. E il timore attuale è che si creino dei buchi negli argini, creando il rischio di inondazioni.

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Un indesiderabile i pescatori stanno combattendo contro

Avvistata per la prima volta in Europa nel 1912, nel fiume Aller, nel nord della Germania, la specie è probabilmente arrivata tramite l’acqua di zavorra delle navi mercantili e da allora si è riprodotta ampiamente, tanto che se ne trova praticamente in tutti i fiumi e lungo le coste del Mare del Nord. Di fronte a questi timori, l’UE invita gli Stati membri a lottare contro la loro diffusione.

Ma qui le specie indesiderabili sembrano aver preso il sopravvento. Alcuni anni fa, l’Agenzia fiamminga per l’ambiente e l’Università di Anversa hanno installato una fossa per i granchi sulla Nete, come è avvenuto quasi ovunque in Belgio. Solo che la loro totale eliminazione sarebbe del tutto impossibile.

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“Il problema è che quando superano i limiti dei costi e dei mezzi di eradicazione, queste specie sono purtroppo molto difficili da sradicare, lui continua. A parte le misure compensative e locali, non sappiamo fare molto. Oggi arrivano attraverso le cisterne di zavorra delle navi per poi liberare le loro larve e dato che il porto di Anversa è un porto globale, la presenza di specie esotiche invasive è maggiore. Successivamente, la loro riproduzione è piuttosto rapida e costituisce un problema per altre specie poiché modificano fortemente l’ambiente. Prendono anche i commerci di altre specie e mangiano dove vivono.

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