L’industria navale in Marocco: un settore strategico ostacolato da sfide strutturali (CESE)

L’industria navale in Marocco: un settore strategico ostacolato da sfide strutturali (CESE)
L’industria navale in Marocco: un settore strategico ostacolato da sfide strutturali (CESE)
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Il Marocco beneficia di importanti risorse per posizionarsi nel settore dell’industria navale. Con i suoi 3.500 chilometri di coste sull’Atlantico e sul Mediterraneo, il Paese ha una facciata marittima che, unita alle infrastrutture portuali in rapida espansione (Tanger Med, Casablanca, Agadir), può svolgere un ruolo centrale nella trasformazione industriale ed economica del Paese .

Il rapporto del Consiglio economico, sociale e ambientale (CESSAZIONE) evidenzia questi vantaggi geografici e logistici che pongono il Marocco in una posizione competitiva rispetto ad altre nazioni. IL vicinanza alle principali rotte marittime internazionali costituisce un’altra leva importante, in particolare per le attività di riparazione e costruzione navale.

Anche il Marocco ha a forza lavoro competitivapiù conveniente che nei paesi europei. Questo potenziale umano potrebbe rappresentare un motore di crescita per l’industria navale marocchina, a condizione che sia supportato da programmi di formazione adeguati alle esigenze del settore.

L’obiettivo principale di questo rapporto è quello di stabilire una tabella di marcia per lo sviluppo di un’industria navale nazionale dinamica e competitiva. Il CESE propone di adottare un approccio ecosistemico, vale a dire considerare in modo integrato i diversi anelli della catena del valore del settore (riparazione, costruzione, logistica, formazione, ecc.).. Ciò include lo sviluppo di infrastrutture portuali dedicate, la fornitura di incentivi agli investitori e il miglioramento delle competenze tecniche della forza lavoro nazionale.

Il rapporto del CESE sottolinea inoltre l’importanza di ridurre l’attuale dipendenza del Marocco dai cantieri navali stranieri, in particolare per quanto riguarda riparazione di pescherecci, navi commerciali e militari. Ciò non solo rafforzerebbe la sovranità marittima del paese, ma anche ridurre i costi e stimolare la creazione di posti di lavoro qualificati.

Dopo la diagnosi, raccomandazioni

Nonostante le numerose risorse del Marocco, lo sviluppo dell’industria navale rimane ostacolato da numerosi ostacoli. Tra le principali sfide individuate dal CESE, si segnalano:

Insufficienza di infrastrutture specializzate: Sebbene il Marocco disponga di infrastrutture portuali moderne, queste non sono ancora del tutto adatte alle esigenze specifiche dell’industria navale. Il cantiere navale di Casablancauno dei più grandi del paese, necessita di lavori di ammodernamento per attirare più investitori. Inoltre, i porti di Agadir e Tan-Tan necessitano di un ampliamento per decongestionare le infrastrutture esistenti e consentire una migliore gestione del traffico marittimo.

Un quadro istituzionale e normativo per migliorare: Il rapporto sottolinea la necessità di mettere in atto un quadro normativo più attraente per gli investitori. Ciò include incentivi fiscali misure specifiche e la creazione di un fondo dedicato per finanziare questo settore ad alto rischio. L’istituzione di questo fondo rassicurerebbe gli investitori privati ​​e faciliterebbe l’accesso ai finanziamenti.

Progetti in attesa di investimento: Il CESE lo menzionauna banca di progetto è stata creata per strutturare gli investimenti nel settore, in particolare nei settori delle riparazioni e delle costruzioni navali. Tuttavia, questi progetti non hanno ancora attirato investimenti sufficienti. La definizione di una strategia nazionale integrata è quindi essenziale per rendere questi progetti più attraenti e competitivi a livello internazionale.

Un’esigenza formativa fondamentale: La formazione di risorse umane qualificate è uno dei pilastri di questa strategia. Il CESE propone di creare istituti specializzati nei settori della costruzione e della riparazione navale, nonché il rafforzamento dei programmi di formazione esistenti in collaborazione con il settore privato e le istituzioni accademiche.

L’importanza dell’integrazione regionale e internazionale: Il rapporto sottolinea l’importanza per il Marocco di posizionarsi non solo sul mercato interno, ma anche a livello internazionale, in particolare nell’Africa occidentale e nel bacino del Mediterraneo. Ciò comporterà lo sviluppo delle attività di esportazione, rafforzando al contempo le capacità locali nella costruzione e manutenzione delle navi. Si suggerisce inoltre di integrare l’industria navale nelle catene del valore regionali, in collaborazione con partner stranieri.

Verso un progressivo sviluppo del settore

La relazione del CESE propone un approccio graduale per lo sviluppo dell’industria navale marocchina. Innanzitutto, raccomanda attività mirate a bassa complessità tecnologica come lavori di riparazione e manutenzione navale. Queste attività, meno impegnative in termini di competenze tecniche, potrebbero consentire rapidamente al Marocco di consolidare i propri risultati nel settore.

A medio e lungo termine, l’obiettivo sarebbe quello di sviluppare soprattutto i segmenti a più alto valore aggiunto costruzione di navi di piccole e medie dimensioni, attingendo alle competenze che il Marocco ha sviluppato in altri settori come quello automobilistico e aeronautico. Il CESE ritiene che questa strategia graduale consentirebbe al paese di scalare le classifiche del mercato globale, rafforzandone al tempo stesso la competitività.

Nel corso del workshop sulla restituzione organizzato il 15 ottobre, per presentare i focus di questo rapporto, alla presenza di Mohammed Abdeljalil, ministro dei trasporti e della logisticaAhmed Reda Chami, presidente della CESE, ha sottolineato l’importanza strategica dell’industria navale per il Marocco.

Nel suo discorso di apertura ha ricordato le iniziative intraprese dalle autorità pubbliche, in particolare lo sviluppo di a piano generale per lo sviluppo delle infrastrutture portuali dedicate a questo settore, nonché il creazione di una banca di progetto mirato a incoraggiare gli investimenti nella costruzione e riparazione navale. Ha menzionato anche l’inclusione di questo settore nel nuovo patto di investimenti, posizionandolo come una delle “professioni del futuro”.

Inoltre, il signor Chami ha sottolineato la creazione del distretto dell’industria navale nel 2023un ecosistema integrato che comprende infrastrutture, capitale umano, ricerca e sviluppo, nonché promozione del settore.

Tuttavia, ne ha indicato cinque grossi ostacoli che ne ostacolano lo sviluppoin particolare l’assenza di una strategia pubblica integrata, la questione fondiaria, un quadro giuridico e fiscale inadeguato, la mancanza di prodotti finanziari adeguati e il deficit di risorse umane qualificate. Questi vincoli limitano la competitività del Marocco e gli impediscono di cogliere le opportunità offerte dal mercato internazionale della costruzione navale, si stima 11 miliardi di dollari all’anno.

Da parte sua, il ministro dei Trasporti e della Logistica, Mohammed Abdeljalil, ha sottolineato l’importanza di sviluppare un bellissimo trasporto nazionale marittimo sostenere la sovranità economica del Marocco e rafforzare il suo ruolo nell’integrazione regionale. È in fase di definizione una strategia per rafforzare questa flotta, comprese le navi battenti bandiera marocchina, e volta a incoraggiare gli investimenti e migliorare la competitività del settore.

Il ministro ha parlato anche della necessità di sviluppare l’industria navale per sostenere questa ambizione, in particolare fornendo servizi di manutenzione e sviluppando, a lungo termine, una reale capacità cantieristica nazionale.

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