Lotto. Sulle alture del fiume Dordogna, il castello di Taillefer risorge dalle sue ceneri

Lotto. Sulle alture del fiume Dordogna, il castello di Taillefer risorge dalle sue ceneri
Lotto. Sulle alture del fiume Dordogna, il castello di Taillefer risorge dalle sue ceneri
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Di Jean-Claude Bonnemère
pubblicato su

10 24 maggio alle 7:00

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Sabato 4 maggio 2024 segna l’apertura di un nuovo capitolo in la storia secolare del Château de Taillefer, comune di Gintrac, roccaforte sulle alture del “ fiume Esperanza“, con l’avvio di una fase di lavori per consolidare le rovine e garantire l’accesso dei visitatori al sito e al suo belvedere.


Christophe Proença, sindaco di Gintrac e presidente di Cauvaldor era attorniato da numerose personalità per ricordare l’evento di inizio dei lavori, che ha comportato il taglio di un nastro con i colori della Repubblica. Da diversi anni il sindaco di questa cittadina si dedica a questo progetto di valorizzazione del sito del castello di Taillefer, con la complicità in particolare di Marc Cales, presidente dell’Associazione per la protezione del castello di Taillefer, artigiano insieme agli altri membri dell’associazione, di un’azione instancabile per convincere dell’interesse dell’approccio.

Un’avventura durata quasi 10 anni

Grazie al lavoro approfondito dell’associazione e alla partnership instaurata con il comune di Gintrac dal 2014, è stato sviluppato un progetto strutturante. Alla fine è stato ottenuto il finanziamento richiesto ai partner, Stato, Europa, Regione, Dipartimento e Cauvaldor. L’incontro di Sylvie e Marc Cales con questo luogo magico ha superato tutte le difficoltà da superare e ha visto così concretizzarsi questo progetto. L’associazione è nata su loro iniziativa in connessione con Guy Sérieys, allora sindaco di Gintrac. Di comune in comune il progetto continua e la nuova squadra comunale aumenta la propria motivazione. È probabile che l’arrivo di Christophe Proença al Dipartimento e a Cauvaldor non sia rimasto senza conseguenze sul dossier, vista l’importanza dell’intervento di un eletto, anche solo per aggiungere un po’ di olio sugli ingranaggi… L’associazione e Il municipio di Gintrac sta lavorando insieme al progetto; il comune assicura la gestione del progetto e la ricerca di sussidi.

Un primo finanziamento

Il progetto da 250.000 euro al netto delle imposte per la prima fase di consolidamento delle rovine e di messa in sicurezza dell’accesso è stato finanziato a tutti i livelli fino al piano europeo:

– per conto dello Stato, tramite il DETR (Contributo in attrezzature per i territori rurali) per 71.561 euro,

– dal Dipartimento € 20.300,

– a nome della regione Occitania € 21.000,

Video: attualmente su -

– a livello europeo con il fondo Leader (Liaison Between Action for the Development of the Rural Economy) per 35.898 euro,

– senza dimenticare Cauvaldor attraverso il fondo concorrenza, il cui ammontare non è stato precisato.

Per il successo del progetto è stato molto importante il sostegno della fondazione patrimoniale, come la partecipazione finanziaria di aziende o le donazioni private. Da notare l’aiuto eccezionale del Crédit Agricole a favore dell’associazione di 20.000 euro.

“L’intera mobilitazione consentirà di estendere l’azione a favore di questo sito emblematico della regione con questo patrimonio del XIII secoloe secolo e una vista eccezionale sulla valle della Dordogna”, stima Christophe Proença.

La prima fase dei lavori è destinata a garantire l’accesso dei visitatori. Si cristallizza il rudere con la realizzazione di un parcheggio. Allo stesso tempo, un secondo intervento comporterà la conservazione dei muretti a secco, in particolare la realizzazione di un percorso escursionistico.

Un’idea per una gita accessibile a tutti

Ciò consentirà ai visitatori che lo desiderano di godersi un circuito tra il castello, il fiume Dordogna e il villaggio di Gintrac.

La CAUE du Lot, Terra d’Arte e di Storia di Cauvaldor, ha messo a disposizione la propria competenza e preziosi consigli durante questa grande avventura collettiva. Il programma di lavoro vuole essere discreto e permette di preservare il fascino innegabile di questo balcone del Causse du Quercy che si affaccia sulla valle della Dordogna.

L’avventura continua, grazie a questa partnership essenziale e produttiva tra la comunità e l’associazione per la salvaguardia del Castello di Taillefer.

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