Riunione della 21a sessione del Comitato arabo per i media elettronici, con la partecipazione del Marocco

Riunione della 21a sessione del Comitato arabo per i media elettronici, con la partecipazione del Marocco
Riunione della 21a sessione del Comitato arabo per i media elettronici, con la partecipazione del Marocco
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Il Marocco è rappresentato in questa due giorni di incontro, organizzata dal settore Media e Comunicazione (Segretariato Tecnico del Consiglio dei Ministri Arabi dell’Informazione), da Khadija Kourchi, del Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione – Dipartimento della Comunicazione.

Questo incontro attua le decisioni della 54a sessione ordinaria del Consiglio dei Ministri arabi dell’informazione, che prevedeva la progettazione e il lancio di un sito web del Comitato arabo per i media elettronici entro la fine del 2024, nonché l’organizzazione della formazione per i candidati dei paesi membri coinvolti nella gestione di questo sito web.

Intervenendo in questa occasione, il vice segretario generale, responsabile del settore dell’informazione e della comunicazione presso la Lega degli Stati arabi, Ahmed Rachid Khattabi, ha indicato che questo sito è soggetto ai principi e ai controlli specifici previsti dal codice di condotta adottato dalla 54a sessione ordinaria del Consiglio dei Ministri arabi dell’Informazione, che mira a rafforzare la presenza dei media arabi nello spazio digitale, sottolineando l’imperativo di garantire di non indebolire la sovranità nazionale degli Stati membri.

Questi incontri, ha aggiunto, fanno parte del seguito e dell’attuazione da parte del Segretariato Generale delle suddette risoluzioni, in vista dello svolgimento della 102a sessione ordinaria del Comitato Permanente dei Media Arabi e della 20a sessione ordinaria dell’Ufficio Esecutivo del Consiglio dei Ministri Arabi dell’Informazione, previsto per il quarto trimestre del 2024 negli Emirati Arabi Uniti.

I principi enunciati nel Codice di condotta, ha affermato, rientrano in due aree principali: la responsabilità sociale nei confronti dei media elettronici e la realizzazione dell’interesse pubblico degli Stati membri, attraverso contenuti che riflettono i valori della tolleranza e della discriminazione razziale. , diversità religiosa e culturale, lontano da ogni forma di discriminazione e odio.

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