Il 21 gennaio 2024, Amaury Caillère, 29 anni, giovane cacciatore di Saint-Fromond (Manche), è morto tragicamente, dopo una notte di caccia nella baia di Veys.
“È un posto bellissimo ma pericoloso, ricorda Jean-Pierre Lhonor, sindaco di Carentan. Prima di avventurarsi lì, bisogna saperne di più e sapere essere vigili. » Gérard Bamas, presidente della Federazione dei cacciatori della Manica, anche lui a capo dei cacciatori marittimi nella baia di Veys, aggiunge: Questa è la terza morte di questo tipo nella stessa zona da quando sono diventato presidente della federazione. E’ davvero troppo.
Così, con i vari soggetti interessati della zona, tra cui l’OFB (Ufficio francese per la biodiversità), la gendarmeria, i Cotentin Sauvaginiers e la società di caccia di Brévands, ha deciso di agire: Avrei voluto farlo per la federazione, ma ho preferito informare il prefetto affinché tutti ne traggano vantaggio e siano coinvolti.
D’ora in poi, pannelli informativi, posizionati ad ogni accesso alla baia, permettono a tutti di godere dei luoghi in sicurezza, e un codice flash permette l’accesso ad una versione inglese. Sono incluse raccomandazioni e dettagli per contattare i servizi di emergenza, nonché una mappa che indica le zone fangose molto pericolose, dalle quali è molto difficile fuggire: Da solo o no, se rimani bloccato lì dentro, non sarai in grado di uscirne.”
spiega ancora Gérard Bamas.
“Un’ottima iniziativa”
Ogni gabbione è ora dotato anche di un cartello riportante le coordinate GPS della posizione, per consentire ai servizi di emergenza di localizzarvi velocemente e di tutti i numeri di emergenza da allertare. Chi viene sorpreso dalla marea sappia che i gabbioni offrono riparo e che in attesa dei soccorsi bisogna salire sul tetto, che rimane fuori dall’acqua.
Informato dell’approccio, Cross Jobourg ha contattato i promotori di questo progetto di segnalazione. Vuole utilizzarlo su altri siti, come Mont-Saint-Michel e alcuni punti sensibili della costa occidentale. “È un’ottima iniziativa, ma vorrei che ne aumentassimo la visibilità, con una bandiera rossa, ad esempio, per catturare l’attenzione di tutti” conclude Jean-Marc Darthenay, vicesindaco di Brévands. Lo desidera“Nessuno entra nei locali senza essere consapevole dei rischi e degli ambienti da evitare, affinché questo magnifico spazio naturale non venga mai più privato di una tragedia umana”.