Secondo i primi elementi delle indagini la morte sarebbe stata accidentale. La famiglia parla di “difetti” e prevede di intraprendere presto un’azione legale contro l’ospedale Mureaux.
Un uomo di 75 anni, dato per disperso dopo aver lasciato l’ospedale di Mureaux (Yvelines) martedì 29 aprile, è stato trovato morto venerdì 3 maggio. Il corpo del paziente, affetto da morbo di Alzheimer, è stato scoperto dal capo della sicurezza nel retro della lavanderia a gettoni del sito di Bècheville, situato ai margini del bosco, riferisce Le Parisien.
Secondo i primi elementi delle indagini la morte sarebbe stata accidentale. Il settantenne ricoverato qualche settimana fa è stato scoperto “a faccia in giù con la gamba destra incastrata in un tombino”. Il giornale segnala che “il coperchio di quest’ultimo potrebbe aver ceduto durante il suo passaggio”.
La famiglia intende intraprendere un’azione legale
Uno dei figli della vittima, intervistato dai nostri colleghi, ha confidato che suo padre “non meritava di andarsene così”. Tra pochi giorni la vittima sarebbe dovuta ricoverare in una casa di cura. Secondo lui “il direttore non ha fatto quello che era necessario, avrebbe potuto evitare questa tragedia, doveva essere spinto ogni giorno a svolgere attività di ricerca”.
La famiglia parla di “difetti” e intende avviare presto un procedimento “affinché altri non debbano mai più vivere una simile tragedia”.
“Mio padre è uscito da una porta che non era chiusa a chiave prima di scappare fuori da una finestra che non aveva una bussola di sicurezza”, ha detto il figlio, anche lui direttore tecnico dell’ospedale Saint-Joseph di Parigi.
Risorse significative messe in campo
Da parte sua, contattato da Le Parisien, il gruppo ospedaliero territoriale Yvelines Nord, da cui dipende l’ospedale di Mureaux, spiega che “diversi livelli di ricerca” sono “stati mobilitati invano dall’équipe e dai servizi tecnici e di sicurezza dell’ospedale” , all’interno del presidio, nei diversi edifici del sedime ospedaliero e nel parco”.
Successivamente sono state messe in campo maggiori risorse con l’aiuto di “polizia, gendarmeria e vigili del fuoco (brigata cinofila, droni, elicotteri)”, afferma la direzione che precisa che “la scomparsa era stata denunciata alla polizia dall’équipe sanitaria”.
L’istituzione precisa che la famiglia è stata “tenuta informata delle ricerche” e che dopo il ritrovamento del cadavere, “è stata avvisata e assistita sul posto dall’unità di emergenza medico-psicologica (CUMP)” . La direzione precisa di aver incontrato la famiglia.
Le équipe sanitarie più colpite da questa tragedia dovrebbero essere sostenute dal servizio di medicina del lavoro.
