L’autostrada A13 non riaprirà completamente fino alla fine di giugno nell’Hauts-de-Seine

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L’evento ha dato origine a scene lunari. Pedoni, ciclisti e persino… volpi sono stati visti camminare su un’autostrada A13 completamente vuota di veicoli. Il 18 aprile la prefettura di Hauts-de-Seine ha imposto la chiusura temporanea (ma a tempo indeterminato) del tratto Parigi-Vaucresson della A13, tra lo svincolo 5 e la tangenziale. La comparsa di una crepa nei pressi di Saint-Cloud (Hauts-de-Seine), probabilmente dovuta al cantiere di un parcheggio sotterraneo sotto il museo Grand Siècle, ha reso pericolosa la circolazione dei veicoli. Le autorità hanno quindi invitato gli automobilisti a utilizzare percorsi alternativi: la A12, la N12 e la N118. Nel frattempo, la Direzione interdipartimentale delle strade dell’Ile-de-France (DiRIF), il Centro studi e competenze sui rischi, l’ambiente, la mobilità e lo sviluppo (Cerema) e le aziende hanno effettuato una diagnosi della fessura e avviato i lavori di riparazione .

Fino a 300 chilometri di ingorghi

Immediatamente sono emersi i timori di enormi ingorghi. Diversi eletti, tra cui Valérie Pécresse, presidente della regione Ile-de-France, hanno chiesto che i duplex della A14 e della A86 siano liberi durante i lavori sulla A13, per evitare. eventuale saturazione dei percorsi alternativi, essendo il tratto chiuso utilizzato quotidianamente in media da 500.000 veicoli. Le associazioni dei ciclisti hanno contestualmente suggerito che la parte chiusa alle auto venga aperta alle biciclette durante i lavori.

Una crepa nei pressi di Saint-Cloud, probabilmente dovuta alla costruzione di un parcheggio sotterraneo sotto il Musée du Grand Siècle, ha reso pericoloso il traffico.

Non si è sentito né l’uno né l’altro, e il traffico è stato particolarmente intenso sui percorsi alternativi durante la settimana – lunedì 22 aprile ci sono stati 300 km di ingorghi, per esempio – così come durante il fine settimana, in particolare durante il ponte del 1° maggio.

La struttura è stata finalmente riaperta parzialmente in direzione provincia-Parigi venerdì 10 maggio, ma solo per i veicoli leggeri, e su un’unica corsia. Il DiRIF ha inoltre ammesso che ciò non sarebbe sufficiente a garantire il flusso del traffico e ha consigliato di continuare a utilizzare percorsi alternativi. La parte della provincia di Parigi resta chiusa. L’intera corsia non dovrà essere restituita alla circolazione veicolare prima della fine di giugno.

FH

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