Gelate tardive: alcuni appezzamenti di vite distrutti al 100% nel Vaucluse

Gelate tardive: alcuni appezzamenti di vite distrutti al 100% nel Vaucluse
Gelate tardive: alcuni appezzamenti di vite distrutti al 100% nel Vaucluse
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Di fronte al suo vigneto, Olivier Curel non può che farlo testimoniare le devastazioni del gelo. Secondo l’esperto assicurativo che lo ha visitato la settimana scorsa, i suoi 10 ettari di vigneto sono stati distrutti al 100% dalla gelata tardiva che ha colpito Vaucluse nel mese di aprile.

Non fatevi ingannare dai germogli verdi che si vedono in alcuni punti, le cime e le infiorescenze sono tostate, quest’anno non ci sarà uva“, dice prima di aggiungere: “Non faceva molto freddo però. Il termometro è sceso a -1,6 gradi, un dato tutt’altro che eccezionale. Ma il problema è che quest’anno la vegetazione è arrivata troppo presto. Il fine settimana precedente la colonnina di mercurio aveva sfiorato i 30 gradi.”

Almeno il 30% dei terreni distrutti intorno a Ventoux

Olivier Curel no non è l’unico a fare questa triste constatazione. A pochi chilometri di distanza, Geneviève Robert gestisce la cantina Sylla, un’azienda che riunisce 98 soci e che produce 50.000 ettolitri di vino ogni anno. Sulla sua scrivania ci sono tabelle di cifre e un’osservazione: “A differenza del Luberon, il Ventoux è stato fortemente colpito dal gelo. La produzione di quest’anno dovrebbe essere peggiore di quella del 2017. Oltre il 30% degli appezzamenti sono distrutti. Spero di non raggiungere il 50%. Le conseguenze finanziarie di questo gelo saranno significative sia per i viticoltori che per noi..”

Gelo e grandine, nemici giurati dei viticoltori

Di fronte a questi rischi climatici, sorge ora la domanda la questione dei mezzi di lotta. “I frutticoltori utilizzano reti o candele per evitare che il gelo distrugga prematuramente i frutti“, ricorda Geneviève Robert. “Ma è impossibile per i viticoltori del dipartimento. È molto costoso, circa 5.000 euro per ettaro. Non siamo in Champagne. Il reddito non è sufficiente per fare la stessa cosa. Nel Ventoux o nel Luberon, un ettaro di vigneto frutta un massimo 6.500 euro Non è redditizio.”.

Quale futuro per i viticoltori?

Nei suoi 25 anni di carriera, questa è la prima volta che Olivier Curel si trova in questa situazione. “Senza voler apparire fatalisti, non possiamo ignorare il fatto che queste calamità agricole stanno diventando sempre più frequenti. C’è un evidente cambiamento climatico.”

Nel futuro, per il vignaiolo, “o ci sarà un adattamento con tecniche che permettano di anticipare questo tipo di danni, oppure alcune culture scompariranno a beneficio di altri più resistenti.” Fino ad allora, i professionisti interessati dovranno rivolgersi alle proprie compagnie assicurative per ottenere i rimborsi.

#French

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