Alti Pirenei / Alta Garonna – Giustizia

Alti Pirenei / Alta Garonna – Giustizia
Alti Pirenei / Alta Garonna – Giustizia
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Quest’autunno, l’associazione One Voice continua la sua feroce lotta per la protezione dei galliformi di montagna, uccelli emblematici in pericolo nelle Alpi e nei Pirenei (Alta Garonna e Alti Pirenei).

Dopo diverse azioni legali nel corso degli anni, l’associazione torna ancora una volta alla ribalta sulla scena legale. Dal 7 al 22 ottobre ha presentato ricorso ai tribunali amministrativi di Tolosa per l’Alta Garonna, Pau per gli Alti Pirenei, Marsiglia per le Alpi e Montpellier per i Pirenei orientali. Il suo obiettivo? Annullare i decreti che autorizzano la caccia alla pernice grigia e alla pernice bianca, due specie già fortemente minacciate.

Specie in pericolo a causa delle armi da fuoco

Le popolazioni di galliformi di montagna, come la pernice grigia e la pernice bianca, sono in grave declino. Oltre a subire le drammatiche conseguenze della perdita del loro habitat naturale, dovuta in particolare al riscaldamento globale, alla crescente urbanizzazione e alle pratiche agricole intensive, questi uccelli devono anche sfuggire ai proiettili dei cacciatori. “Questi uccelli, rifugiandosi in alta quota, sopportano il peso delle conseguenze delle attività umane”, ricorda One Voice. “Classificate come “quasi minacciate” dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), le loro popolazioni continuano a crollare. »

Per l’associazione, il ruolo dello Stato in questa situazione è chiaro: esso sostiene un “poco di individui” che, in nome di un’attività ricreativa distruttiva, continuano a cacciare queste fragili specie. Quel che è peggio è che le decisioni amministrative favoriscono questo omicidio nonostante l’emergenza ecologica.

Lo Stato accusato di complicità

Secondo One Voice le autorità non rispettano nemmeno i propri requisiti normativi. Nel 2023, ad esempio, l’amministrazione dei Pirenei Orientali ha consentito l’eliminazione di dieci pernici di montagna per cacciatore, senza attendere i risultati dei conteggi estivi. Di fronte a questa situazione, l’associazione ha intrapreso un’azione legale e ha vinto la causa, salvando così molti uccelli da morte certa.

Quest’anno lo scenario si ripete: la prefettura dell’Ariège ha dato il via libera all’abbattimento di 670 pernici grigie e 10 pernici alpine, basandosi esclusivamente sugli studi condotti dalla federazione di caccia. “Osano parlare di regolamentazione, mentre le loro decisioni sono influenzate da interessi privati”, One Voice è indignato. In totale, sono 2.249 gli uccelli in pericolo nei Pirenei e 242 nelle Alpi, cifre allarmanti contro le quali l’associazione ha deciso di intraprendere un’azione legale.

Una battaglia legale su più fronti

Dal 7 al 22 ottobre, i tribunali amministrativi di Tolosa, Pau, Marsiglia e Montpellier esamineranno i ricorsi presentati da One Voice. L’udienza del tribunale di Tolosa, tenutasi il 7 ottobre, ha aperto la strada ad una serie di procedure volte a proteggere queste specie.

A Pau, è il 10 ottobre che l’associazione presenterà le sue argomentazioni contro la caccia negli Alti Pirenei. Poi, il 15 ottobre, difenderà davanti al tribunale di Marsiglia i fagiani di monte e le pernici bersagliate nelle Hautes-Alpes. Infine, il 22 ottobre, il tribunale di Montpellier esaminerà il caso dei Pirenei orientali, ultimo baluardo di questa campagna di protezione.

Una lotta per la sopravvivenza delle specie

Per One Voice, questa nuova battaglia legale è solo un altro passo nella sua lunga crociata per la protezione delle specie in via di estinzione. L’associazione sottolinea che gli uccelli di montagna cercano solo di vivere in pace, in un ambiente che si restringe sotto la pressione delle attività umane. Parlando a loro favore in tribunale, One Voice spera non solo di impedire il loro massacro, ma anche di evidenziare l’urgenza della situazione. “È tempo che la vita di questi uccelli sia rispettata e che i loro habitat siano protetti da interessi distruttivi”, conclude l’associazione.

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