Ecco come puoi aiutare l’Interpol a identificare due donne belghe trovate morte

Ecco come puoi aiutare l’Interpol a identificare due donne belghe trovate morte
Ecco come puoi aiutare l’Interpol a identificare due donne belghe trovate morte
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In uno sforzo collettivo senza precedenti, le forze di polizia di sei paesi europei, in collaborazione con Interpol, hanno lanciato l’operazione Identificami nel maggio 2023. Questa iniziativa globale mira a identificare le donne trovate morte e anonime, raccogliendo informazioni cruciali grazie agli avvisi di ricerca. Con già risultati significativi e un numero crescente di casi, l’operazione si estende oltre i confini per dare chiusura alle famiglie colpite dalla scomparsa dei loro cari.

Nel maggio 2023, le forze di polizia belghe, tedesche e olandesi, in collaborazione con l’Interpol, hanno lanciato l’Operazione Identificami, un’iniziativa globale per identificare le donne trovate morte e rimaste anonime. Questo progetto ha mobilitato risorse internazionali e ha dato rapidamente i suoi frutti: i primi 22 avvisi di ricerca emessi hanno permesso di raccogliere circa 1.800 indizi.

Una svolta importante

Due giorni dopo il lancio, l’operazione ha fatto progressi significativi. In Belgio, 31 giorni dopo il ritrovamento del corpo della britannica Rita Roberts ad Anversa, è stata possibile identificarla grazie a un tatuaggio distintivo riconosciuto dai membri della sua famiglia nel Regno Unito, che hanno immediatamente contattato la polizia.

A seguito di questo successo, la polizia federale belga, insieme ad altri servizi europei e all’Interpol, ha aggiunto 25 nuovi casi all’operazione Identificami. Inizialmente focalizzato su Belgio, Germania e Paesi Bassi, il progetto è stato esteso a Francia, Italia e Spagna, portando il il numero totale di casi sale a 46. L’obiettivo resta quello di restituire un’identità a queste donne e dare una chiusura ai loro cari.

Due casi belgi irrisolti

Dei sette fascicoli presentati dalla polizia federale belga nel 2023, sei rimangono irrisolti. Qualsiasi informazione che possa aiutare a identificare queste donne è benvenuta. Due nuovi casi sono stati trasmessi a livello internazionale dal Belgio per raccogliere indizi decisivi.

Il primo riguarda una donna di età compresa tra i 60 e gli 80 anni, trovata senza vita il 28 luglio 2010 nella Mosa, vicino al Quai Godefroid Khurt a Liegi. Alta 1,53 m, aveva i capelli grigi e gli occhi azzurri. Quando venne scoperta, indossava una varietà di vestiti, tra cui una giacca corta nera a quadri, una maglietta verde, un top bianco, pantaloni grigio-blu e sandali di pelle chiara. Era anche in possesso di oggetti distintivi, tra cui un bastone di legno, un orologio Rodania, una fede nuziale d’oro e un ciondolo d’argento raffigurante una figura asiatica.

Il secondo caso riguarda il corpo di una donna ritrovato nel porto di Ostenda il 6 agosto 2022. Ha tra i 60 e i 70 anni, è alta 1 metro e 56, ha una corporatura normale e capelli castani tinti di biondo. Indossava una maglietta scura con la scritta “Ibiza”, pantaloni di jeans blu, una felpa con cappuccio bordeaux, calze a righe bianche e nere e stivaletti stringati neri taglia 38.

Come aiutare l’Interpol?

I servizi di polizia di sei paesi europei, in collaborazione con l’Interpol, stanno lavorando per identificare 46 donne. Attualmente “il numero dei casi ammonta a 25 nuovi fascicoli, di cui due forniti dal Belgio, e 21 fascicoli ancora aperti, di cui sei nel nostro Paese”. I dettagli di tutti questi fascicoli sono disponibili sul sito dell’Interpol, che invita “tutti, in particolare conoscenti, amici e parenti delle persone scomparse, a consultare gli avvisi di ricercato”.

Interpol

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