Pubblicato il 30 aprile 2024 alle 13:43 / Modificato il 30 aprile 2024 alle 13:44
Il documento è fondativo e fondamentale, secondo le parole di Alain Dubois, capo del Servizio Cultura del Vallese. Martedì, insieme al suo ministro di vigilanza Mathias Reynard e alla sua futura vice Sylvie Béguelin, ha presentato la strategia messa in atto dal suo servizio per gli anni a venire. Progettata per rispondere alle sfide attuali sul campo e agli sviluppi sociali, la Strategia culturale 2030 dello Stato del Vallese definisce il quadro all’interno del quale si inseriranno le azioni delle autorità per attuare la loro politica pubblica in questo settore.
“È giunto il momento di un aggiornamento, visti gli sviluppi e gli altri mutamenti osservati nel mondo della cultura”, sostiene Alain Dubois, che cita in particolare la pandemia di coronavirus che ha messo in luce la fragilità e la precarietà di questo ambiente. Più che una rivoluzione, la strategia svelata segue la scia di quanto fatto negli ultimi anni nel Vallese. Si basa quindi sulla politica di incoraggiamento culturale, adottata nel 2007, e sulla precedente strategia culturale, immaginata nel 2018.
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