Il mercato azionario svizzero fatica a fronteggiare il tasso di disoccupazione americano

Il mercato azionario svizzero fatica a fronteggiare il tasso di disoccupazione americano
Il mercato azionario svizzero fatica a fronteggiare il tasso di disoccupazione americano
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Il mercato azionario svizzero ha faticato venerdì all’avvicinarsi di mezzogiorno, con gli investitori che scalpitavano prima della pubblicazione questo pomeriggio del tasso di disoccupazione americano per settembre e in un contesto di guerra in Medio Oriente.

Per Ipek Ozkardeskaya di Swissquote, “una serie di rapporti moderati sull’occupazione provenienti dagli Stati Uniti ha il potenziale per alimentare le aspettative ‘colombe’ della Fed, pesare sui rendimenti, sul dollaro e forse mantenere l’appetito per le azioni. D’altro canto, una serie di dati più forti del previsto potrebbero riportare sulla terra le colombe della Fed, portare a un ulteriore rimbalzo dei rendimenti statunitensi e del dollaro e, probabilmente, pesare sull’appetito degli investitori per le azioni.

In Medio Oriente, l’esercito israeliano ha effettuato un raid nell’est del Libano tagliando un asse stradale vitale con la vicina Siria, proprio nel momento in cui il capo della diplomazia iraniana, alleato di Hezbollah, arrivava a Beirut.

In questo contesto crescono i timori sulla disponibilità dell’oro nero: “I prezzi del Brent sono leggermente aumentati venerdì mattina, continuando un rally che ha fatto salire i prezzi di oltre il 10% nelle ultime sessioni”, ha sottolineato Ricardo Evangelista di ActivTrades.

In Svizzera il tasso di disoccupazione è salito al 2,5% a settembre, dopo il 2,4% di agosto. Il numero dei disoccupati è aumentato dell’1,7% in un mese, interessando 113.245 persone.

Alle 11 alla Borsa svizzera l’indice di punta SMI ha perso lo 0,35% a 11.969,14 punti. Lo SLI è sceso dello 0,31% a 1.962,87 punti e lo SPI ha perso lo 0,27% a 15.999,4 punti. Dei trenta ceppi stellari, dodici erano decorati in verde, Holcim galleggiava sull’acqua e 17 erano in rosso.

Swatch Group ha mantenuto la testa della corsa (+1,6%) davanti a SIG Group e Sandoz (+1,3% ciascuno).

La Zurigo Assicurazioni (+0,5%) ha visto Goldman Sachs aumentare l’obiettivo di prezzo di cinque franchi a 527 franchi, mentre la raccomandazione è stata mantenuta su «neutrale». Il gigante assicurativo è ancora ben posizionato per raggiungere gli obiettivi annuali.

I tre pesi massimi hanno avuto la meglio, con Roche in bilico, Novartis che ha perso lo 0,4% e Nestlé lo 0,6%.

Sika è scesa dello 0,8%, nonostante i due aumenti dei prezzi target di Octavian e Stifel.

Sul mercato più ampio, Emmi (+0,5%) ha finalizzato l’acquisizione del gruppo francese Mademoiselle Desserts e confermato gli obiettivi per le altre sue attività per l’anno in corso. (AWP)

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