Par
Ludivine Caporale
Pubblicato il
4 ottobre 2024 13:20
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Una finestra rotta, una guardia di sicurezza che ha ricevuto 5 giorni di ITT, presentate due denunce… Il passaggio forzato di una cinquantina di vigili del fuoco in sciopero al quartier generale della metropoli di Lione martedì 1 ottobre è andato male.
Arrabbiato e in sciopero per le “troppe delusioni” e soprattutto l’eliminazione dell’indennità compensativa di alloggioi vigili del fuoco hanno deciso di cambiare marcia e dimostrare la loro insoddisfazione.
Pochi giorni dopo questo evento, Bruno Bernard, presidente del Metropolis, ha convocato la stampa nel suo ufficio per fare il punto della situazione e chiarire le cose.
“Non spetta a noi decidere come l’SDMIS distribuirà i suoi soldi”
“Abbiamo solo il ruolo di finanziatore, non di decisore. Tra due anni, abbiamo già aggiunto più di 10 milioni di euro presso l’SDMIS e nel 2024 il budget ad esso assegnato ammonta a 130 milioni di euro”, tiene a sottolineare l’eletto.
Per quanto riguarda l’indennità compensativa di alloggio, la cui soppressione è stata raccomandata dalla Camera regionale dei conti in una relazione, Bruno Bernard precisa che Metropolis non c’entra nulla. “Non spetta a noi decidere cosa farà l’SDMIS o come distribuire i suoi soldi. Continuiamo a pagare lo stesso importo. Non abbiamo recuperato nulla dalla cessazione di questo pagamento”, assicura.
Una reazione del governo attesa
Se lo dice il presidente della Grande Lione “comprendere la rabbia” vigili del fuoco, ritiene tuttavia che questi ultimi abbiano “sbagliato bersaglio”.
Dal 2022, ci sono state un numero enorme di denunce e mobilitazioni di funzionari eletti e presidenti di SDIS per allertare lo Stato sul fatto che il sistema sta esaurendo la forza e non può continuare così. Tutti conoscono il problema ma non succede nulla. Con gli avvenimenti recenti, speriamo almeno che ciò abbia il merito di provocare una reazione da parte del governo.
Un incontro previsto tra più attori
La prossima settimana è previsto un incontro con l’intersindacato dei vigili del fuoco, lo SDMIS, la Métropole de Lyon e la prefettura del Rodano. Bruno Bernard spera che questo incontro possa calmare gli animi e soprattutto che si possano dare risposte ai vigili del fuoco.
Secondo le nostre informazioni, questa uscita pubblica di Bruno Bernard dà fastidio alla parte dello Stato, chi ritiene che la Metropoli scartare, quest’ultimo essendo ampiamente rappresentato nel consiglio di amministrazione di SDMIS con una maggioranza di membri eletti con voto deliberativo. Nei servizi, consideriamo anche che le comunità sono datori di lavoro dei vigili del fuoco e quindi responsabili delle decisioni.
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