L’influenza stagionale si avvicina al Belgio

L’influenza stagionale si avvicina al Belgio
L’influenza stagionale si avvicina al Belgio
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FDobbiamo aspettarci una stagione influenzale che causerà il caos in Belgio? Se dobbiamo credere a Marc Van Ranst, professore di virologia ed epidemiologia alla KU Leuven, questo è più che probabile.

L’esperto fa riferimento all’inizio di stagione in Australia, particolarmente intenso: “In Australia, la stagione 2024 ha colpito duramente, con uno degli inizi più esplosivi dal 2018 e un picco significativo a metà stagione, a giugno. L’esperienza australiana serve sempre da indicatore per la nostra prossima stagione e può suggerire un inizio altrettanto difficile in Belgio. »

Pertanto, il Consiglio Superiore di Sanità raccomanda la vaccinazione delle persone più vulnerabili a partire da metà ottobre, raccomandazione consigliata anche dall’Ordine dei medici di medicina generale. Generalmente è tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre che si raggiunge il picco di contagio dell’influenza stagionale.

Troppe poche vaccinazioni

La vaccinazione contro l’influenza tra gli over 65 e le persone che soffrono di malattie croniche è ampiamente insufficiente in Belgio, ritiene in particolare la vicepresidente dell’Associazione dei medici di base, Aurore Girard. Nel 2023, il tasso di vaccinazione degli over 65 ha raggiunto il 50,7%, ben al di sotto dell’obiettivo del 75% fissato dall’OMS, hanno ricordato mercoledì diversi professionisti in una conferenza stampa. Da metà ottobre la campagna vaccinale entrerà nel suo pieno svolgimento.

Come ha ricordato il dottor Girard, l’obiettivo primario del vaccino antinfluenzale è evitare la malattia e, se ciò non bastasse, alleviare i sintomi e prevenire possibili complicazioni. La vaccinazione contro il virus dell’influenza è essenziale in tre gruppi di popolazione: le persone a rischio (donne incinte, di età superiore ai 65 anni e persone con malattie croniche), gli operatori sanitari e le persone che vivono sotto lo stesso tetto dei pazienti a rischio.

Nonostante queste raccomandazioni, gli operatori sanitari notano che il tasso di vaccinazione tra i pazienti con patologie croniche ha raggiunto solo il 43,4% nel 2023, ben al di sotto dell’obiettivo definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Salute (75%).

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