cosa ne pensa Maxime Prévot?

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Maxime Prévot, sindaco di Namur e presidente del partito “Les Engagés”, ha voluto mettere in prospettiva i commenti di alcuni residenti, che paragonano la città al “Bronx degli anni ’80”. Secondo lui si stanno adottando misure forti per garantire la sicurezza degli abitanti di Namur.

Interrogato su Bel RTL, Maxime Prévot ha risposto alle preoccupazioni espresse da alcuni abitanti di Namur, che ritengono che la loro città stia peggiorando in termini di sicurezza.

Il nostro giornalista politico, Martin Buxant, ha incontrato questi residenti e alcuni di loro sono stati piuttosto diretti. Per loro Namur diventa “il Bronx degli anni ’80“, un paragone ritenuto esagerato dal sindaco:”Siamo molto lontani dall’essere il Bronx“, ha dichiarato, pur riconoscendo che alcuni quartieri, “soprattutto intorno alla stazione“, pone un problema.

Se alcuni settori di Namur restano più sensibili, Maxime Prévot afferma che questo è il caso della maggior parte delle altre metropoli: “In tutte le principali città d’Europa assistiamo oggi a una recrudescenza di problemi di precarietà, di problemi di insicurezza“Grazie alle risorse impiegate, secondo lui Namur resta una città.”calmato“.

Maxime Prévot ha ricordato che la città sta mobilitando risorse importanti per combattere l’insicurezza e mantenere un clima generale pacifico. “Abbiamo rafforzato le forze di polizia, sviluppato la rete di telecamere di sorveglianza e creato brigate speciali“, ha spiegato.

“Taglia questo piccolo accordo di quartiere”

Nonostante la mancanza di sostegno federale, Namur ha finanziato con fondi propri l’assunzione di altri 30 agenti di polizia, una misura descritta come “le assunzioni più significative del Regno degli ultimi anni per un territorio“.

Per sostenere questi sforzi, la città ha anche investito in nuove tecnologie per supportare le forze dell’ordine e “non solo i cattivi“. Prévot ha anche sottolineato l’intensificazione di “operazioni di punzonatura” volto a contrastare il piccolo traffico di quartiere.

Secondo lui, queste operazioni vengono eseguite “porre fine a questo piccolo affare di quartiere che sta rovinando la vita di tutti“.

“La sicurezza è la prima delle libertà che voglio preservare e garantire alla popolazione di Namur“, ha detto, precisando che la rete di videosorveglianza della città è passata da 150 a 400 telecamere negli ultimi anni.

massima politica prevosto Namur

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