cinque persone ancora in condizioni “preoccupanti”, aperta l’indagine giudiziaria

cinque persone ancora in condizioni “preoccupanti”, aperta l’indagine giudiziaria
cinque persone ancora in condizioni “preoccupanti”, aperta l’indagine giudiziaria
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Un mese dopo il ricovero ospedaliero di cinque persone che avevano mangiato pesto di aglio orsino nell’Indre-et-Loire e le cui condizioni restano “preoccupanti”, la procura di Tours ha aperto un’indagine giudiziaria per sospetto di botulismo, ha detto il pubblico ministero della città, Catherine Sorita-Minard, in un comunicato stampa.

“L’indagine aperta dalla Procura di Tours a seguito di un sospetto caso di botulismo alimentare legato al consumo di pesto artigianale di aglio orsino è stata chiusa per consentire il rinvio a un gip e l’apertura di un’indagine giudiziaria”, ha spiegato il pubblico ministero.

Lo stato di salute delle cinque vittime, “ancora ricoverate”, resta “preoccupante”, secondo la stessa fonte, che precisa di non essere a conoscenza di “altri casi di avvelenamento”.

A metà settembre, analisi pubblicate dal Ministero della Salute hanno confermato la presenza di batteri del botulismo nel pesto di aglio selvatico della marca “O Ptits Oignons” consumato da cinque persone nell’Indre-et-Loire.

Le autorità hanno poi precisato che due coppie si erano presentate al pronto soccorso il 7 settembre, seguite il giorno successivo da una quinta persona, tutte intorno ai trent’anni, dopo aver partecipato allo stesso “pranzo di compleanno” nell’Indre-et-Loire.

La Procura di Tours ha precisato martedì di aver accertato i reati di “lesioni involontarie con inabilità totale al lavoro per più di tre mesi attraverso una violazione chiaramente deliberata di un obbligo di sicurezza o di prudenza, e lesioni involontarie da parte di una persona giuridica con totale inabilità al lavoro per più di tre mesi”. a tre mesi per violazione manifestamente intenzionale di un obbligo o di una prudenza”.

Nell’ambito delle indagini preliminari è stata sentita l’azienda produttrice delle conserve e disposta una perizia legale, in particolare sulle attrezzature utilizzate e sui vasetti di pesto recuperati.

Il botulismo è una malattia neurologica rara e grave, mortale nel 5-10% dei casi, causata da una tossina molto potente prodotta da un batterio che si sviluppa negli alimenti scarsamente conservati a causa della mancata sufficiente sterilizzazione.

Nel settembre 2023, sedici clienti, tra cui una donna morta, sono stati identificati come “casi sospetti di botulismo” dopo aver mangiato sardine in scatola fatte in casa in un ristorante turistico nel centro di Bordeaux.

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