Editoriale: un’attività dopo l’altra a Ginevra

Editoriale: un’attività dopo l’altra a Ginevra
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Un’attività dopo l’altra a Ginevra

Pubblicato oggi alle 19:33

Nomina del padre di Delphine Bachmann ad un alto incarico statale, controversa assunzione presso il dipartimento di pianificazione del consigliere amministrativo Frédérique Perler, fatturazione eccessiva dell’elettricità presso i Servizi industriali di Ginevra (SIG), impegni di quattro parenti del direttore generale della SIG, Christian Brunier, in questa stessa azienda pubblica.

Gli affari, in un contesto di clientelismo e nepotismo, si susseguono a Ginevra: siamo stupiti di assistere ad una vera epidemia! Ciò non sorprende che provochi forti reazioni tra i ginevrini. E anche oltre, dove commentiamo ironicamente questi ultimi “Genferei”.

Ciascuna entità difende le competenze delle persone scelte, “i migliori candidati per queste posizioni”. Il processo di nomina è stato rispettato alla lettera, i collegamenti annunciati prima degli impegni, assicurano i reclutatori. Alla luce di questi nuovi elementi, chi ha fallito ha il diritto di dubitarne.

Il direttore generale non ha avuto alcun ruolo nell’impegno dei suoi cari, insiste il servizio comunicazioni SIG. Veramente? Il futuro lo dirà. Aspettiamo ora con impazienza la conferenza stampa, convocata martedì prossimo dal presidente del settore pubblico, l’ex consigliere di Stato Robert Cramer.

Obiettivo ufficiale: “Fare il punto dopo i suoi primi cento giorni alla guida dell’azienda”. Sarà soprattutto l’occasione per rispondere a tutte le domande legate all’attualità. Questo si arricchirà di nuove scoperte da qui ad allora?

Per il momento, mentre il Consiglio di Stato non sembra vedere alcun problema, le rivelazioni dei media, e della “Tribune de Genève” in particolare, servono a ricordarci l’importanza della stampa per sollevare il velo sulla scandali. E garantire così la democrazia.

Laurence Bézaguet lavora alla Tribune de Genève dal 1995. Ha iniziato la sua carriera al Courrier prima di lavorare per sei anni al quotidiano La Suisse. È stato anche giornalista indipendente per diciotto mesi in Canada e ha scritto un libro sull’attraversamento del porto, pubblicato nel 1996, con l’ex consigliere di Stato David Hiler. Più informazioni

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