Nel suo discorso di politica generale davanti all’Assemblea nazionale, martedì 1° ottobre, Michel Barnier ha fatto della riduzione del “debito ecologico” una delle sue priorità.
POLITICA – “Non sacrificare il futuro per il presente. » Nel suo discorso di politica generale, pronunciato martedì 1° ottobre davanti all’Assemblea nazionale, Michel Barnier ha ripreso il suo ruolo di ministro dell’Ambiente, ruolo che ha ricoperto tra il 1993 e il 1995 sotto François Mitterand. Questo per ricordarci che la Francia ha allo stesso tempo un debito “economico ed ecologico”.
“Dobbiamo affrontare la realtà dei nostri conti pubblici e dei nostri stili di vita”, ha dichiarato il Primo Ministro, ricordando il peso di questo doppio debito “peserà molto di più sui nostri figli e nipoti”.
Il primo debitoe, “bilancio” Pertanto, è stato definito chiaramente dal capo del governo: i conti pubblici sono in rosso con un deficit che dovrebbe raggiungere quest’anno il 6%. La definizione di debito “ecologico”è molto più vago. L’HuffPost fa il punto.
E ” eredità negativa »ai nostri figli
Questo concetto è emerso negli anni Novanta come debito dei paesi del Nord nei confronti di quelli del Sud, in via di sviluppo. In effetti, sono stati i paesi sviluppati, come la Francia, ad aver contribuito a tale situazione“debito climatico” durante la loro industrializzazione, a partire dagli anni ’30. E nel 21° secolo, sono i paesi più vulnerabili a pagare di più a causa dell’innalzamento del livello delle acque, della siccità, dei disastri climatici, ecc.
Ma non è questa la definizione che usa qui Michel Barnier. Come spiegato Il mondola definizione di “ debito ecologico » evoluto, grazie alla comparsa della nozione di “sviluppo sostenibile” negli anni ’90, ad assumere il significato di a “eredità negativa per le generazioni future. » Concretamente, emettendo emissioni di gas serra attraverso le nostre attività (trasporti, industria, agricoltura, ecc.), stiamo rendendo la Terra invivibile per le generazioni future, che dovranno affrontare ondate di caldo e altre inondazioni estreme.
Per colmare questo debito ambientale, Michel Barnier ne ha sviluppati alcuni “rimedi”. Innanzitutto, la riduzione delle emissioni di gas serra diventa una priorità. Nel suo discorso di martedì, si è congratulato con “ la riduzione delle emissioni del 3,6% nella prima metà del 2024”. Egli sostiene di continuare questo sforzo, come Emmanuel Macron “l’ecologia delle soluzioni” et “progresso tecnologico” per inquinare meno e mitigare il rapido riscaldamento della Terra.
Oppure un progetto incentrato esclusivamente su “ riduzione del debito di carbonio » chi dimentica che la preservazione del Pianeta Blu passa anche dalla tutela della biodiversità e dei nostri ecosistemi.
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