Monster Magnet interrompe il suo concerto parigino dopo 25 minuti

Monster Magnet interrompe il suo concerto parigino dopo 25 minuti
Monster Magnet interrompe il suo concerto parigino dopo 25 minuti
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“Almeno ricorderemo questo concerto!” » Filosofo, questo spettatore mantiene il suo umore dopo la pietosa esibizione del gruppo che è venuto a vedere questo lunedì sera, 30 settembre al Trabendo, la piccola sala da 700 posti accanto allo Zénith de Paris. Un locale molto affollato che ha ospitato il primo concerto nella capitale dopo 10 anni dei Monster Magnet, uno dei maestri della musica metal “stoner”, ritmi pesanti e atmosfere psichedeliche.

L’attuale tour europeo, che dovrebbe celebrare il 35esimo anniversario del gruppo, è stato preceduto da voci preoccupanti. Soffrirebbe di problemi di salute il leader del gruppo, Dave Wyndorf, 68 anni tra poche settimane, lui che da anni combatte la depressione e ingrassa regolarmente molto, prima di dimagrire, poi ingrassare di nuovo.

Infatti, il gonfio americano sale sul palco alle 21, dopo un’introduzione filmata che mostra le capsule dei farmaci, e va direttamente a sedersi su uno sgabello, da dove suona la chitarra e canta. Con lui ci sono altri due chitarristi, un bassista e un batterista. Tutti iniziano la prima traccia pianificata, “Dopes To Infinity”. Ma, dopo circa 2 minuti, il capo fa cenno ai suoi musicisti di fermarsi, spiegando che non ha più voce. Poi si ricomincia con un’altra canzone, “Tractor”, poi una terza, “Spine Of God”, solitamente eseguita alla fine dello spettacolo.

Il problema è che la canzone dura un buon quarto d’ora, evocando musicalmente un pesante mix tra i Doors e i Black Sabbath, con molto mixaggio e pochissima voce. E non sono le immagini trasmesse su uno schermo alle spalle del gruppo a far passare il tempo. Estratti da vecchi film rotti, vengono ritrasmessi più volte, contribuendo così a creare un’atmosfera inquietante. Che termina appena 25 minuti dopo l’inizio del concerto: Wyndorf si alza, si inchina e se ne va, seguito dai suoi amici!

Il pubblico impiega un po’ di tempo per reagire, ma si sentono alcune grida di “Rimborso!” » oppure «Rompiamo tutto» sbotta. Sul palco vengono lanciate delle tazze, subito prese in consegna da alcuni agenti di sicurezza, che calmano gli animi. Un rappresentante della sala finisce per salire sul palco, scusandosi della situazione, affermando che “il gruppo non è nelle condizioni fisiche per esibirsi”, e promettendo che i biglietti per lo spettacolo verranno rimborsati!

L’unico elemento da salvare da questo naufragio: l’esibizione dell’atto di apertura, Daily Thompson, che suonò a lungo come headliner! Per poco meno di mezz’ora, il trio tedesco ha offerto una solida dose, sempre di rock “stoner”, ma con alcune buone influenze Sonic Youth, in particolare grazie alle voci occasionali del suo bassista dai capelli verdi.

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