Inquinamento
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Martedì 23 aprile si aprirà a Ottawa una nuova sessione di negoziati tra 193 stati delle Nazioni Unite per porre fine all’inquinamento da plastica. Un gruppo di paesi europei e africani cercherà di superare la riluttanza della Russia o dell’Iran e di scuotere la passività degli Stati Uniti.
Riuscirà il mondo a liberarsi dalla dipendenza mortale dalla plastica? I negoziati volti a sviluppare un testo internazionale vincolante per porre fine ai rifiuti di plastica riprenderanno questo martedì 23 aprile a Ottawa, in Canada, e si terranno fino al 29 aprile. Dopo Punta del Este (Uruguay) nel 2022, poi Parigi e Nairobi (Kenya) l’anno scorso, questa quarta sessione di discussioni si preannuncia particolarmente dura.
Per il momento si dovrebbe tener conto solo di un’ambiziosa struttura del testo “l’intero ciclo di vita della plastica” (dall’estrazione di petrolio, gas e carbone alla produzione e al consumo, compresi il riutilizzo, il riciclaggio e la gestione dei rifiuti). Ci sono ancora molte questioni da decidere nel merito. Due grandi blocchi di paesi si oppongono oggi. La più ambiziosa, quella della “Coalizione dell’Alta Ambizione”, è presieduta da Ruanda e Norvegia e comprende 65 nazioni, tra cui la Francia e la maggioranza dei membri dell’Unione Europea. Chiede misure forti, come “uno sconto
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