Vélocité Rodez Aveyron pedala per… il ciclismo

Vélocité Rodez Aveyron pedala per… il ciclismo
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l’essenziale
Nato nel settembre 2023, vuole sostenere la promozione e lo sviluppo del ciclismo in città e nel suo territorio. Gestisce una “scuola di bici” che accoglie i bambini tutta la settimana.

Casco in testa, manubrio saldamente in mano, equilibrio a volte precario ma con la faccia determinata a pedalare bene in equilibrio, otto bambini stanno affinando e sviluppando le loro abilità ciclistiche, grazie all’associazione “Vélocité Rodez Aveyron”. Nell’ambiente “protetto” dell’allevamento, durante tutta la settimana, ogni mattina, questi piccoli si sentiranno naturalmente sempre più a loro agio sulla loro bicicletta. Questo è uno dei diversi obiettivi che si prefigge questa nuovissima associazione dedicata al ciclismo.

Aprire un “Infopoint per la bicicletta”

“Supponiamo che sia possibile pedalare a Rodez e nei suoi dintorni, poiché ne abbiamo le prove”, sorride Alexandre Cayrac, presidente di questa associazione. Sono cinque i ciclisti quotidiani che hanno fondato questa associazione. Soprattutto dopo lo sviluppo dell’assistenza elettrica che elimina il problema del soccorso. Sostenere le persone a pedalare o tornare a pedalare, dai più piccoli ai più grandi, sviluppando l’aspetto ciclo-scuola, ma anche portare avanti un approccio più sociale con strutture come Asac o Progress per permettere ai dipendenti di spostarsi più facilmente in bicicletta, “questo grazie alla supervisione professionale”e diventare un “punto informazioni per la bicicletta” per la città rientra negli obiettivi di questa associazione che spera di essere selezionata per pilotare “La maison du vélo” voluta dal comune.

Creare un ecosistema attorno al ciclismo

“Per il Cycling Info Point si va dai consigli pratici come trovare il percorso migliore per andare dal punto A al punto B in bici, ai consigli sull’outfit… essere un po’ l’Agglobus del ciclismo”sviluppa Alexandre Cayrac. “Vogliamo creare in città un ecosistema attorno al ciclismo affinché la sua pratica si sviluppi”continua Mathilde Sahuguet, anche lei all’origine di questa associazione, finanziata da Ademe, Maïf e beneficia degli aiuti della Città.

Questa associazione si inserisce nel circolo virtuoso dello sviluppo della mobilità dolce che sempre più sta trainando l’area metropolitana rutena. “Stiamo infatti creando i ciclisti che domani utilizzeranno le nuove costruzioni della città” riassume Alexandre Cayrac. Ci vediamo tra qualche anno con questi bambini che, non si sa mai, potrebbero fare della bicicletta il loro primo mezzo di trasporto in città!

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