In questi giorni compaiono lavori di editori specializzati in moda. La nostra recensione.
L’editoria non ha mai sfruttato così tanto il settore della moda. La prova con i libri recentemente pubblicati dalle nostre sorelle Sophie Abriat (M, la rivista del Mondo), Adèle Bréau (Gala) e Caroline Hamelle.
“Ballando sul vulcano”, di Sophie Abriat
Da dieci anni Sophie Abriat è testimone « l’ascesa della moda nell’immaginario collettivo », eppure largamente sottovalutato in Francia, paese dove è nato. Un paradosso che lei decifra allo stesso modo dei grandi sviluppi del settore, dal boom del lusso al controllo delle maison (LVMH, Kering, Chanel ed Hermès, tra gli altri) sull’arte contemporanea, sulla vita culturale o anche sulla sfera sportiva. Soft power guidato dai social network, questa industria creativa ultracapitalista viene insegnata ad Harvard e brandita con slogan femministi sulle magliette. Secondo la formula di Loïc Prigent citata dal giornalista, « la frivolezza della moda è benefica. Abbiamo il diritto di ballare sul vulcano. »
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“Les Influentes”, di Adèle Bréau
C’è Anne, una casalinga con la passione del cucito che apprende durante un incontro genitori-insegnanti che Beyoncé ha appena indossato una delle sue tute… e vede la sua vita sconvolta. Blanche de Rochefort, il tirannico (e vulnerabile) capo della rivista femminile Atteggiamento, sotto la pressione dei suoi azionisti cinesi affinché si reinventi di fronte ai suoi strani nuovi vicini prima fila sfilate di moda: influencer. Una minaccia per lei, ma non per Myrtille, giovane e brillante stilista, per la quale il futuro del settore è, ovviamente, nelle mani dei social network. Essere o apparire? L’ottavo romanzo di Adèle Bréau pone la domanda. E per una buona ragione, il direttore della moda di Gala UN « (quasi) ho vissuto tutto e soprattutto ho sentito tutto ! »
“Rihanna.” Donna e icona”, di Caroline Hamelle
Rihanna è diventata, fin dal suo primo album, Musica del solenel 2005, uno degli artisti più venduti di tutti i tempi con oltre 280 milioni di dischi venduti. E anche se non lancia nulla da quasi dieci anni, rimane all’avanguardia… nella moda. Caroline Hamelle, collaboratrice delle pagine di Madame Figaro, Gala et Capitaleha esaminato questo mito della cultura pop, a capo di un impero di cosmetici e lingerie sexy. Grazie alla sua audacia, il termine “badass” (“badass” in francese) è addirittura elogiativo: « Cosa c’è di più gioioso di una donna, icona della moda, superstar e imprenditrice che non si scusa per essere quello che è, che abbraccia pienamente se stessa in tutta la sua complessità? »