In mezzo alla censura, Bardella gioca a controprogrammazione dedicando il suo libro a Parigi

In mezzo alla censura, Bardella gioca a controprogrammazione dedicando il suo libro a Parigi
In mezzo alla censura, Bardella gioca a controprogrammazione dedicando il suo libro a Parigi
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“Siamo sul campo, ci incontriamo, anche in questo periodo di incertezza politica”, ha affermato Bardella arrivando davanti al ristorante Monsieur Madame.

Fuori, un centinaio di persone aspettano in fila indiana, chi con la bandiera francese sulle spalle, chi esponendo l'opera che da un mese il signor Bardella sigla di paese in paese.

Un modo per calibrare la sua popolarità, in un momento in cui il suo partito ha preso la decisione cruciale di premere il pulsante della censura, sperando così di soddisfare le aspettative dei suoi sostenitori.

“La scelta che abbiamo fatto è una scelta di responsabilità perché non potevamo lasciare un bilancio che prevedeva 40 miliardi di tasse a lungo termine (…) che avrebbe indebolito la crescita e l'attrattività del Paese”, ha affermato Bardella. prima di iniziare la sessione di autografi.

“Due terzi degli elettori del Raggruppamento Nazionale erano favorevoli a questa censura. Non potevo guardare gli elettori e dire loro che ho lasciato passare 40 miliardi di tasse aggiuntive e aumento delle tasse sull'elettricità, nonché il rimborso dei medicinali nella corrente. il contesto non è possibile”, ha sostenuto, un’ora prima che fosse emesso il verdetto.

Per Myriam Bouzeggou, 20 anni, pompiere della regione parigina, questa censura era “essenziale”.

Addirittura “necessario” secondo Keliane Ferragu, 19 anni, attivista del Raduno Nazionale e studentessa di economia. “Abbiamo un governo che da tre mesi non ha alcuna legittimità per restare al potere, il signor Barnier, di un partito che ha ottenuto il 4% alle elezioni legislative, non ha alcuna legittimità agli occhi dei francesi”, ha spiegato AFP.

Il giovane pensa che Bardella, con “la sua carriera, la sua arte oratoria”, può restaurare l'immagine di una Francia che non ha paura di “rivendicare il suo patriottismo”.

Dove Scetbon, 56 anni, venditore ambulante che “non ha mai votato in vita sua”, si dice pronto a farlo per il Raduno Nazionale. “Penso che un ragazzo così, giovane, con idee, forse potrebbe far avanzare il Paese rispetto al tipo di persone che sono oggi nell’Assemblea”, supplica.

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