“Rosa, storia di un colore”. Di Michel Pastoureau. 192 pagine. € 39,90.
Dopo sei monografie dedicate ai colori principali – blu, nero, verde, rosso, giallo, bianco – lo storico Michel Pastoureau apre una nuova serie dedicata ai colori del “secondo gruppo” dal rosa, a lungo chiamato cremisi, “il più bello colori” stimato nel XVI secoloe secolo il veneziano Telesio. Fede da intenditore, perché Venezia, capitale dei tintori, era allora arbitra dell’eleganza in fatto di sfumature.
Quando il rosa è di tutti i colori
Che strana storia quella del rosa, colore sconosciuto dell’antichità, assente dalle cronache del Medioevo, e che aspettò il Rinascimento per essere definito col termine cremisi. Bisogna aspettare fino al 18e secolo, ci racconta Michel Pastoureau, perché il rosa possa finalmente essere chiamato così. La strada è stata lunga fino a questo riconoscimento che poi ha coinciso con il suo apice.
Fedele alla metodologia delle sue indagini, lo storico indaga ambiti artistici, estetici, simbolici nonché storia sociale per individuare i contorni di un colore nel corso dei secoli. Quanto al rosa, l’affascinante ricerca persiste malgrado le tracce fugaci di una storia tormentata che va dall’indifferenza secolare all’adorazione del Settecento.e secolo prima che il rosa cadesse dal suo piedistallo nel secolo successivo.
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Lo studio rivela così che questo colore aristocratico (costoso per la difficoltà di ottenere sfumature tenui) era ai suoi tempi d’oro indossato indifferentemente dalle donne e dagli uomini che amavano le sete sontuose, come il Prince de Ligne. Sotto Luigi XV il rosa raggiunse il suo firmamento. La sua presenza abbraccia l’abbigliamento così come le arti decorative e l’arredamento. A Versailles, la Pompadour lo adora. La moda è accesa. Non dura. Il 19e secolo declassifica il colore che diventa sinonimo di sentimentalismo, di romanticismo “all’acqua di rose”. Screditato da ruoli ambivalenti poco lusinghieri, il rosa diventa noioso prima di sfociare nel dolce rosa confetto interpretato da Barbara Cartland e poi verso il simbolo erotico come il rosa Minitel. Divertente scherzo del destino per questo colore associato all’innocenza dai romantici.
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Dal rosa incarnato di Rubens al rosa Barbie passando per l’importanza del legno brasiliano, dalla raffinatezza dei principi al “rosa shocking” di Elsa Schiaparelli, le tribolazioni del rosa sono affascinanti. Grazie alla ricca iconografia di questo bellissimo libro, ecco che il colore si è rivelato in tutte le sue forme nel corso dei secoli. Raccontata dalla penna vigile e documentata di Michel Pastoureau, la vita della rosa è un romanzo.