I libri della settimana – 28 giugno

I libri della settimana – 28 giugno
I libri della settimana – 28 giugno
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Baia dei Porci, Battaglia d’Inghilterra, Siria, sport e Africa. Panoramica dei libri della settimana.

Ritorno al classico

Spirou e Fantasio, La Baia dei Porci, Dupuis, 2024, 12,95€.

Uno Spirou e un Fantasio alla Franquin: stesso disegno, stesso umorismo, stessa gag. È il desiderio di questa serie cosiddetta “classica” che si riconnette con la fibra del grande designer belga. Spirou è vestito da fattorino, Fantasio è giornalista, li accompagna Seccotine (è uno dei rari personaggi femminili dei fumetti per bambini), ci sono anche il marsupilami e lo scoiattolo Spip. La storia è ambientata nel 1961: Spirou e Fantasio si ritrovano a Cuba, nel momento in cui la CIA prepara lo sbarco alla Baia dei Porci. Tra scontri con la polizia politica cubana, sostegno agli oppositori di Castro e polemiche con gli americani, i due eroi sono al centro di queste giornate storiche.

L’album riesce nell’impresa di collegare la serietà della storia all’umorismo della serie Spirou. La grafica si riferisce al periodo Franquin, con decorazioni e oggetti curati, in particolare i veicoli. La dittatura castrista non viene passata sotto silenzio, ma evocata in modo adatto a un pubblico giovane. Un album che rilassa e diverte e delizierà i fan di Spirou.

In Siria

Giuseppe Kessel, In Siria, Folio, 2014, 6€.

Primo rapporto di Joseph Kessel, pubblicato nel 1926. A 28 anni Kessel aveva già esperienza come aviatore durante la prima guerra mondiale e come avventuriero, avendo viaggiato attraverso la Siberia e diversi paesi europei. È andato qualche settimana in Siria, poi mandato francese, per vedere e capire. Riporta impressioni, descrizioni di Beirut e Damasco, e la lungimiranza di una politica francese che sta facendo di tutto per perdere il controllo del territorio siriano. “ Meglio abbandonare il gioco che stancarsi giocandolo male » scrive Kessel. Cambiando continuamente i vertici del mandato, quando l’Inghilterra assume la stabilità della direzione, rifiutando di vedere il ruolo chiave dei clan, delle milizie, dei gruppi religiosi, inebriata da un universalismo inesistente, la Repubblica francese persiste in una politica che può portare solo a tragedie. Non è che l’Oriente sia complicato, è che i funzionari francesi si rifiutano di vederlo così com’è e si ostinano a vederlo come vorrebbero che fosse. Kessel descrive i drusi, gli alawiti, i cristiani, i musulmani, gli arabi, i turchi, gli armeni, tutti questi popoli che compongono una Siria che va dal mare al deserto, tutti questi sottili equilibri umani che permettono questa struttura artificiale sopravvivere.

Da qui l’importanza di rileggere i classici e questo breve testo scritto nel 1926. L’errore commesso dalla politica francese in Siria nel 2011 è lo stesso commesso negli anni ’20 e che Kessel aveva percepito.

Kessel è lo scrittore di popoli, etnie, particolarità. Uomo di viaggi e di lettere, comprende la diversità della natura umana e dei popoli che popolano la terra, lontano dall’universalismo unificante che crede nell’Uomo negando l’esistenza degli uomini. In questo breve testo c’è già tutto ciò che fa Kessel, il look e lo stile, e quindi tutti i motivi per leggerlo.

Battaglia del cielo

Girolamo de Lespinois, La battaglia d’Inghilterra, giugno-ottobre 1940Tallandier, 2024.

La battaglia d’Inghilterra è una delle guerre aeree più spettacolari della storia. Si svolse tra giugno e ottobre 1940 tra la Royal Air Force (RAF) di Winston Churchill e la Luftwaffe del maresciallo Goering. Dopo aver raggiunto la Manica, le forze tedesche intraprendono un’importante operazione di controllo dello spazio aereo contro le forze inglesi.

Immergiti nelle operazioni dei bombardieri tedeschi, che effettuarono raid contro le installazioni della RAF e le popolazioni civili inglesi, con l’obiettivo di indebolire la reazione inglese e incidere sul morale inglese.

Jérôme de Lespinois ripercorre questi tre mesi di continua e feroce battaglia che alla fine saranno segnati dal fallimento della Luftwaffe che, non avendo raggiunto il suo obiettivo, abbandonò l’idea di distruggere il Fighter Command. Questa sentenza segna la fine della guerra inglese che, in pochi mesi, fece migliaia di vittime, la maggior parte delle quali civili.

Sport

Lukas Aubin, JB Guégan, Geopolitica dello sportLa Scoperta, 2024.

Lo sport è oggi diventato una leva politica importante. Lo vediamo in particolare con l’esempio degli atleti russi e bielorussi, costretti a competere sotto una bandiera neutrale dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La visibilità degli eventi sportivi, infatti, li rende un luogo popolare dove affermare idee, trasmettere un messaggio o risolvere situazioni di crisi, facendo dello sport un nuovo strumento di influenza sulla scena internazionale.

All’alba dei Giochi Olimpici di Parigi, Lukas Aubin e Jean-Baptiste Guégan tornano allo studio dello sport come elemento di comprensione del mondo in cui viviamo. Al di là di una futile attività ricreativa, lo sport è qui studiato come elemento di misurazione del potere, aprendo le porte a un nuovo terreno di confronto tra poteri.

Cina/Africa

Xavier Auregan, Cina, potenza africana. Geopolitica delle relazioni sino-africaneArmand Colin, 2024.

Inizialmente limitata agli aspetti politici, tecnici e militari, la presenza cinese in Africa ha continuato a diversificarsi e intensificarsi nel corso degli anni. Ora include sia i migranti che il capitale delle aziende, pubbliche o private.

Testimone della rinascita del Regno di Mezzo, questo lavoro esplora la portata delle relazioni sino-africane. Adottando un approccio realistico, esamina i diversi ambiti e attori, tenendo conto delle loro distinte temporalità, e attinge a numerose mappe e tabelle.

Questo studio ci aiuta a capire come, di contratto in contratto e di investimento in investimento, la Cina sia diventata un attore di primo piano in Africa, al punto da affermarsi come potenza africana.

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