critiquesLibres.com: Per gli oceani

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Il mare, bene comune transfrontaliero

Inquinamento, sfruttamento eccessivo e ingiustizia stanno degradando gli oceani a un livello senza precedenti. Un deputato dei Verdi al Parlamento europeo tenta, con alcuni esempi e testimonianze, di promuovere la pesca meno produttiva e meno liberale a favore di un maggiore sostegno alla pesca artigianale, l’unica favorevole alle popolazioni costiere in tutto il mondo(1) . Garantire gli stock ittici a lungo termine attraverso la politica comune della pesca dell’UE, contrastando le potenti lobby della pesca industriale che stanno devastando le risorse viventi, attive con i governi e ampiamente sostenute dalla grande distribuzione, non sono quindi un’impresa da poco.
La confusione regna sulle AMP(2) nell’Atlantico e nel Mediterraneo, sulle licenze concesse a paesi stranieri o da paesi stranieri sulle proprie zone di pesca, sulle pratiche illegali, non dichiarate e non regolamentate. L’aberrazione dell’acquacoltura intensiva può essere misurata dal fatto che contribuisce a svuotare gli oceani per produrre farine destinate a nutrire le specie carnivore e che, in definitiva, minaccia la sicurezza alimentare globale. Si attendono almeno regole giuste ed eque sul posto delle donne e… per una considerazione più rispettosa delle prestazioni cognitive dei pesci
(1) La pesca a strascico effettuata da grandi pescherecci industriali che raschiano i fondali marini rappresenta il 30% delle catture in Europa per il 93% dei rigetti in mare
(2) AMP: aree marine protette, più teoriche che reali ad eccezione di infinitesimali aree di protezione integrale

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