L’ENEA ha sviluppato tecniche innovative per valutare lo stato di conservazione dei libri antichi.

L’ENEA ha sviluppato tecniche innovative per valutare lo stato di conservazione dei libri antichi.
L’ENEA ha sviluppato tecniche innovative per valutare lo stato di conservazione dei libri antichi.
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da Redazione, pubblicato il 14/06/2024
Categorie: Notizie/Disclaimer

Il laboratorio dell’ENEA ha sviluppato tecniche non distruttive e non invasive per valutare lo stato di conservazione dei libri antichi e l’efficacia dei trattamenti di pulitura adottati dai restauratori.

LENEA ha sviluppato a protocollo diagnostico permettendovalutare rapidamente e di modo non invasivo l’stato di conservazione dei libri antichi e l’efficacia di trattamenti di pulizia adottati dai ristoratori. Questo protocollo diagnostico è stato utilizzato dai ricercatori per analizzare il impatto di vari processi di pulizia ecologica. Questi metodi di pulizia ecologica includere l’applicazione diidrogel, sostanze chimiche non aggressive e non tossiche e trattamenti di irradiazione diretta che utilizzano radiazioni nell’intervallo spettrale dell’ultravioletto estremo (EUV), senza la necessità di pretrattare il campione. Inoltre, sono stati testati trattamenti che combinano idrogel e radiazioni UV.

“La nostra metodologia prevede l’utilizzo di due tecniche non distruttive e non invasive – la spettrometria Raman e la microscopia ottica – che, senza alcun campionamento del materiale, ci permettono di ottenere informazioni sulle caratteristiche morfologiche e compositive della carta, una delle più materiali diffusi e fragili di interesse storico e documentario”, spiega il ricercatore. La carta è uno dei materiali più diffusi e fragili”, spiega Sabina Bottiricercatore presso Laboratorio ENEA di Micro e Nanostrutture per la Fotonicaprimo autore dello studio pubblicato sulla rivista Molecole e portato avanti con il suo collega Francesca Bonfigli e i suoi colleghi Luca Mezzi E Francesco Flora dal Laboratorio Applicazioni del Plasma ed Esperimenti Interdisciplinari del Centro Ricerche ENEA di Frascati.

“Per rallentare il degrado della carta e ripristinare la qualità del patrimonio librario”, sottolinea Sabina Botti, “sono stati sviluppati diversi trattamenti di pulizia atti ad eliminare contaminanti esterni e prodotti di ossidazione e decomposizione della carta. Il problema è che non tutti conservano nel tempo le caratteristiche uniche dei beni antichi. “Per studiare lo stato di salute della carta prima e dopo il trattamento, sottolinea il ricercatore dell’ENEA, abbiamo utilizzato la spettroscopia Raman, una tecnica di analisi molto efficace che sfrutta la luce per studiare la composizione chimica dei materiali, su campioni di carta risalenti alla fine del il 19esimo secolo. Si è rivelato uno strumento adeguato per definire la tipologia del degrado ma anche per valutare l’efficacia dei trattamenti di pulitura”.

“Tra i diversi trattamenti analizzati, abbiamo riscontrato che l’idrogel ha una buona azione pulente: una volta applicato sulla carta, è in grado di catturare ed eliminare i prodotti di degradazione e gli agenti contaminanti ivi presenti, come amido, gomma arabica, colle animali e gelatina. L’irradiazione EUV, oltre all’azione di pulizia delle specie fungine, produce un aumento dell’indice di cristallinità della carta, cioè un consolidamento del campione di carta irradiato e una maggiore capacità di resistere ai processi di ossidazione e invecchiamento”, conclude il ricercatore.

L’ENEA ha sviluppato tecniche innovative per valutare lo stato di conservazione dei libri antichi.

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