Camille Lellouche: “Ho scritto questo libro per mia figlia”

Camille Lellouche: “Ho scritto questo libro per mia figlia”
Camille Lellouche: “Ho scritto questo libro per mia figlia”
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Cantante, attrice, comica e ora autrice, nel suo nuovo libro Camille Lellouche si rivolge a sua figlia e a tutti noi. Di Nicky Depasse.

Il tuo argomento di conversazione preferito?

“In questo momento, figlia mia. Può dare fastidio, lo capisco, ma ne parlo lo stesso. Parlo del mio amore per lei, descrivo tutto quello che riesce a fare quando ha solo 17 mesi: il modo in cui tiene i suoi libricini, ascolta le storie su una radiolina perché non voglio che sia già accesa uno schermo, parlo di come muove le dita quando sente il pianoforte (le faccio ascoltare Chopin). Adoro come si muove, adoro come ride. Amo tutto di lei, sono la sua più grande fan. La amo tanto quanto lei amerà me in seguito, ed è per questo che ho scritto questo libro. Per metterla in guardia dal male che potrebbe farle quando sarà più grande. Non voglio che nessuno le faccia del male, anche se so che è inevitabile, che prima o poi soffrirà. Non mi piace sapere che un giorno soffrirà per amore. Finché non abbiamo figli, siamo molto egocentrici e poi un giorno, diventando madri, ci ritroviamo a dedicarci a un piccolo essere per il resto dei nostri giorni. E mi fa male sapere che un giorno soffrirà. »

Una discussione che ti dà fastidio?

“Quello che mi dà fastidio è la mancanza di argomenti. Queste persone che dicono “non mi piace” senza discutere, del tipo “non mi piace perché è nero o perché è omosessuale”, ma senza potersi giustificare. In realtà non mi piacciono gli idioti, non mi piacciono le persone a cui non piacciono le persone. »

Una teoria personale che ti sta a cuore?

“Può sembrare un po’ noioso, ma io sostengo “Ascolta solo il tuo cuore, ascolta solo te stesso”, perché funziona, paga. Lo so. »

L’ultima volta che hai cambiato idea?

«Non è stato con mio marito, comunque. Non ancora. Sul serio, deve essere qualcosa di un po’ basico, come l’altro ieri volevo mangiare cinese e ho mangiato un hamburger. Non è né filosofico né politico, ma quella è stata l’ultima volta che ho cambiato idea. »

Un argomento di discussione che ti annoia?

“Argomenti di conversazione fugaci e superficiali. Ad esempio, adoro truccarmi e farmi le unghie, ma non necessariamente mi piace parlare di trucco o manicure. Se la mia truccatrice mi mostra i prodotti che usa, cosa che mi interessa, abbiamo altri argomenti di conversazione oltre al trucco. »

Chi abusa di te fa di tutto per sminuirti, per abbatterti, ma vedrai che riuscirai a rialzarti.

Cosa diresti alle donne che subiscono violenza da parte del proprio partner?

“Fai quello che puoi, ci arriverai. Il cammino è lungo, ma poi vedrai che la strada è bella. Se hai dei cari che ti amano, non esitare a dire loro cosa ti sta succedendo, perché non c’entri niente. Chi abusa di te fa di tutto per sminuirti, per abbatterti, ma vedrai che riuscirai a rialzarti. Non pensare di essere finito, anzi, c’è una vita dopo ed è bellissima. Non dubitarne. Il mio ruolo oggi è parlarne attraverso la mia arte, sia con il mio libro, le mie canzoni, il mio spettacolo comico. »

  • Ti dico tutto, Camille Lellouche, 216 p., ed. Azione.

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