Pubblichiamo qui il comunicato stampa delle Edizioni Soukha, di cui consigliamo regolarmente le opere
Scuola Natacha, 20 anni di Élisabeth Zana
Dopo la morte della figlia Natacha, portata via dallo Tsunami che ha colpito le coste del Sud-Est asiatico il 26 dicembre 2004, Elisabeth Zana si è trasferita in Thailandia dove avrebbe avuto inizio un'avventura che non avrebbe mai immaginato. Avventura fatta di resilienza, adattamento culturale e incontri straordinari. Qui vengono raccontati vent'anni di questo particolare destino. Ma scoprirai presto che si tratta in realtà di una storia di amore filiale che la morte non ha interrotto.
26 DICEMBRE 2004
Il devastante tsunami ha travolto con la sua onda 250.000 persone lungo le coste del sud-est asiatico. Ad essere colpite sono soprattutto Sumatra, l’Indonesia e la Tailandia. Tra le vittime, Natacha Zana, una giovane giornalista freelance che, al termine del suo reportage, si è presa qualche giorno di vacanza su un'isola paradisiaca, Koh Phi Phi. Figlia di Élisabeth e Jean-Claude Zana, (giornalista di Paris-Match), Natacha è una giramondo fin dalla sua prima infanzia e molto impegnata nella salvaguardia dell'ambiente, in particolare dell'ambiente marino.
Nell'aprile 2005, per cercare di superare “l'insormontabile”, Jean-Claude ed Élisabeth creano, con Carole Sédillot, madrina di Natacha e amica d'infanzia di Élisabeth, l'Associazione NAT e si impegnano ad aiutare inizialmente i bambini orfani dell'onda poi altri in grande difficoltà sociale. Elisabeth lascia Parigi e si stabilisce in Thailandia dove avrà inizio un'avventura che non avrebbe potuto immaginare. Avventura fatta di resilienza, adattamento culturale e incontri straordinari. Qui vengono raccontati vent'anni di questo particolare destino. Ma scoprirai presto che si tratta in realtà di una storia di amore filiale che la morte non ha interrotto. Amore che si è trasferito alle famiglie in grande difficoltà, a Bankuankojan, villaggio nel sud della Terra del Sorriso, nella provincia di Krabi.
Elisabetta Zana
Formatasi all'École Supérieure d'Études Chorégraphiques e dopo una carriera come ballerina classica, Élisabeth Zana lavora come insegnante di danza e diventa co-direttrice del Conservatorio di Orly (94) insieme a Françoise Legrand, direttore d'orchestra e direttrice di questo conservatorio. Lavora nell'organizzazione di eventi culturali, anche a livello internazionale. Giovanissima, interessata allo studio delle tradizioni, ha l'opportunità di scoprirne molte legate alla danza, che la portano a pubblicare con Éditions Dervy La Danse et le Sacré, opera successivamente ripresa da Éditions Safran. Natacha era la sua unica figlia.
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