“Fai le tue scommesse”, il nuovo romanzo di Philippe Djian, tanto cupo quanto gioioso

“Fai le tue scommesse”, il nuovo romanzo di Philippe Djian, tanto cupo quanto gioioso
“Fai le tue scommesse”, il nuovo romanzo di Philippe Djian, tanto cupo quanto gioioso
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Nella vasta produzione del prolifico Philippe Djian, il suo nuovo romanzo, Fate le vostre puntate, ha abbastanza successo. Siamo su un’isola francese da qualche parte al largo della costa atlantica, collegata alla terraferma da un traghetto. Come sarebbe Belle-Île, per esempio. Victor, l’anziano padre, è lontano da anni dalla moglie, scomparsa da tempo, e dai suoi due figli. “Non ne aveva più bisogno, non li voleva più. Deve essersi già ridotto in polvere nelle loro menti. “

Sua figlia Edith non vuole più vederlo e nemmeno parlargli da quando lui l’ha chiusa in cantina per tre giorni, vent’anni fa, quando lei era adolescente e lui andava a letto con la sua migliore amica. Una donna single incallita, preferisce flirtare come vuole e vivere a Parigi. Jonas, il figlio, è più conciliante ma è perché ha una volontà debole, soprattutto nelle sue avventure romantiche. Già due volte sposato e divorziato, si appresta a celebrare una terza unione, questa volta con Agata.

Philippe Djian ci parla di un futuro marcio

Il comportamento del vecchio Victor comincia tuttavia a preoccupare seriamente i suoi figli. Preleva troppi soldi dalla banca e, a quasi 80 anni, riscopre uno slancio di giovinezza uscendo con Magalie, vent’anni più giovane di lui, la prostituta dell’isola, e pensa di sposarla. “Ci consideravamo immuni, fuori pericolo, diffidenti nei confronti delle donne, ma era una vera risata”, si disse. Ogni volta che venivano distribuite nuove carte”.

Piazza le tue scommesse, basta scommesse

A queste tempeste di sentimenti spinti in superficie come piacciono a Djian (famiglia contorta, ossessioni sessuali, incomunicabilità tra gli esseri, complessità dei rapporti umani) si aggiunge più che una tempesta, un uragano. Senza precedenti fino ad allora nella storia dell’isola, soffierà per tre giorni, spazzando via tutto sul suo cammino, provocando morti, allagando il villaggio mentre Victor verrà risparmiato perché vive sulle alture. Philippe Djian mette così in guardia da tutte le conseguenze del cambiamento climatico che ci stanno accadendo, lasciandoci storditi e impotenti.

Il passaggio dell’uragano diventa un atto di coraggio letterario in uno stilista come Djian con le sue frasi dirette, la ricerca della parola giusta, evitando l’enfasi, praticando anche i puntini di sospensione, ma più moderatamente del solito.

Philippe Djian rimuove dal suo testo i collegamenti che lo appesantiscono e che il lettore può facilmente fare da solo. Qui, per dare energia alla sua storia, giustappone tre narrazioni in prima persona, quelle di Victor, Edith e Jonas, costringendoci a stare attenti al momento in cui passa da un protagonista all’altro.

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Come sopravvivrà all’uragano questa famiglia distrutta e distrutta? Tanto più che altri abitanti dell’isola mostrano il naso e sono più preoccupanti, come i fratelli Joël, ex di Edith, e Antony, tanto stupidi quanto pericolosi nelle loro reazioni.

“Il giorno successivo, rare nuvole si alzarono e si alzarono nel cielo azzurro e l’aria divenne finalmente respirabile.”

“Fate le vostre puntate”, dichiara Djian nel suo titolo. Ironia scherzosa perché preferiamo vedere cosa succede dopo quando il croupier del casinò viene a dire: “Non va più niente bene”.

Fate le vostre puntate | Romanzo | Philippe Djian, Julliard, 240 pp., €20, digitale €15

ESTRATTO

“Si fermò davanti alla finestra della porta d’ingresso e aspettò, guardando lo scenario svanire nell’oscurità, spazzato dall’uragano che continuava a guadagnare forza. Grandi rovesci d’acqua – saracinesche scintillanti nei fulmini – si schiantavano al suolo e sputavano fango scuro e tremolante, il vento portava via i primi alberi, gettava in aria le onde dell’oceano, trasformava vari detriti in proiettili che colpivano la casa. . “

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