Max Engammare, l’erudizione come bussola

Max Engammare, l’erudizione come bussola
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Di Claudia Cohen

Pubblicato
2 minuti fa,

Aggiornamento 2 minuti fa

“In trent’anni, dei 3000 libri che ho pubblicato, ne ho letti più di 1500… Molto spesso ho considerato il mio lavoro come quello di un critico letterario”, ricorda Max Engammare.
©Nicolas Righetti

RITRATTO – Dopo trent’anni trascorsi alla direzione delle Éditions Droz, casa ginevrina nata a Parigi un secolo fa e specializzata in particolare nel settore degli studi medievali e umanistici, questo dottore in teologia si fa da parte. Un editore d’altri tempi.

Ferdinand de Saussure, Raymond Aron, Pierre Bourdieu, Georges Duby, Marcel Raymond, Jean Starobinski o Alain Corbellari… In rue Firmin-Massot a Ginevra, dietro una targa di granito nero, dove si legge in lettere d’oro “Éditions Droz, libri eruditi”, giace nascosto un tesoro, un tempio del sapere popolato di opere talvolta d’altri tempi.

Borsa di studio è un termine che è un po’ scomparso dall’uso nel nostro caro XXIe secolo», confida, davanti a una tazza di tè a Parigi, Max Engammare, all’indomani di una cena con l’amico, l’accademico Antoine Compagnon. Questo signore dall’aria da dandy, capelli sale e pepe, si licenzia questo mese di aprile, dopo tre decenni trascorsi alla guida di casa Droz, che si inserisce nella tradizione di un’epoca in cui il libraio e l’editore erano uno. “In trent’anni, dei 3000 libri che ho pubblicato, ne ho letti più di 1500… Molto spesso ho considerato il mio lavoro come quello di un critico letterario”sorride questo dottore…

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