il Festival del Libro il luogo dove leggere fa rima con piacere lo scorso fine settimana

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Ed ecco fatto, i due giorni del Soulac Book Festival sono passati in un lampo. Appena il tempo di goderselo, di ricevere i 38 autori, di discutere con loro, di permettere loro di incontrare il loro pubblico quando era già ora di mettere via tutto! »

Catherine Haas, presidente di Ecume.doc, l’associazione che organizza l’evento, dà le sue impressioni immediate dopo un sabato e una domenica estenuanti per l’équipe organizzatrice di questa grande tappa culturale della località balneare. Appena sei mesi separavano gli ultimi due festival del libro!

“Tra noi, un grande e noto marinaio del Médoc, Lalou Roucayrol, padrino di questo 21e edizione, ha dato pieno significato al tema del mare e degli sport acquatici”, continua.

Il manifesto del festival, una bellissima villa Soulacaise in cima alla Terra e un catamarano che garantisce la trasmissione delle idee attraverso le nuvole, esprimevano l’universalità del pensiero. L’artista e autrice, Mélanie Pillado, lo ha dedicato per chi lo desiderava.

Primo spettacolo

Durante i due giorni, soprattutto la domenica pomeriggio, nonostante il sole fosse dannoso per una fiera, circa 800 persone si sono lanciate nell’avventura libraria e hanno viaggiato di libro in libro alla scoperta degli autori. Tra questi ultimi, alcuni erano al loro primo spettacolo, entusiasti di incontrare il loro pubblico. Un bel punteggio di presenze, però, ancora lontano da quelli pre-Covid.

“I laboratori (in linea di principio per bambini) hanno avuto molto successo, anche con gli adulti. Il feedback è positivo da entrambe le parti”, secondo Catherine Haas.

Luogo d’incontro

Le conferenze hanno trovato il loro pubblico. Chantal Detcherry, scrittrice di Bourg, era attesa (l’anno scorso dovette rinunciare per problemi di salute) con una conferenza “Dall’estuario al deserto”, intervistata da Robert Lagadeuc, per il suo romanzo “Les Jours de sand” ( dopo “Il sentimento dell’estuario”).

Per Thierry Corbalan era necessario aggiungere dei posti perché così tante persone accorrevano per ascoltare la storia della sua vita. La sua conferenza “Rimbalzare non è impossibile”, attorno al suo libro: “Il mare dalle braccia accorciate” (Edizioni Cairn). Una storia molto commovente che rimette le cose al loro posto: tutto è solo questione di mettere le cose in prospettiva e il modo in cui guardiamo la nostra vita. Thierry Corbalan, un atleta nuotatore a cui sono state amputate entrambe le braccia e un dito del piede dopo una folgorazione, trasmette la fiamma di speranza, resilienza e determinazione.

Molto apprezzata la grande mostra “Animaux en Folie” delle scuole del Territorio Educativo Rurale di Soulac (Grayan, Jau-Dignac-et-Loirac, Le Verdon, Saint-Vivien, Soulac e Talais). Quella di Mathilde de Télossie, artista e scrittrice anche lei. Ha presentato i suoi dipinti “Imaginary Landscapes” e il suo primo romanzo “Évanouie” alle Éditions Passiflore.

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