Tensioni in Europa –
“La Svezia non è in guerra, ma nemmeno in pace”
Il primo ministro svedese afferma che il paese sta affrontando attacchi ibridi e una guerra per procura. Menziona minacce persistenti nel Mar Baltico.
Pubblicato oggi alle 18:36
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“La Svezia non è in guerra, ma nemmeno in pace. La vera pace è la libertà e l’assenza di gravi conflitti tra paesi”, ha affermato il primo ministro svedese Ulf Kristersson all’annuale Forum Folk och Defense a Salen, nella Svezia centrale. Parla di attacchi ibridi e di una guerra per procura condotta sul suo territorio.
“Noi e i nostri vicini siamo soggetti ad attacchi ibridi che non vengono effettuati con missili o soldati ma con computer, denaro, disinformazione e minacce di sabotaggio”, ha spiegato il primo ministro. “Questa situazione di sicurezza e il fatto che cose strane continuino ad accadere nel Mar Baltico ci portano a credere che non si possano escludere intenzioni ostili”, ha continuato.
Si ricorda che negli ultimi mesi nel Baltico sono stati danneggiati numerosi cavi elettrici e di telecomunicazione. Questi danni, che colpiscono le infrastrutture energetiche e di comunicazione, si inseriscono, secondo esperti e leader politici, nel contesto di una “guerra ibrida” condotta da Mosca contro i paesi occidentali.
L’Aquila Sbattente bandiera delle Isole Cook, è stata appena interdetta dalla navigazione una petroliera sospettata di appartenere alla “flotta fantasma” russa e di aver danneggiato un cavo elettrico e quattro cavi di telecomunicazioni tra la Finlandia e l’Estonia il 25 dicembre.
Anche una nave portarinfuse battente bandiera cinese, la Yi Peng 3, è nel mirino della giustizia svedese per la rottura, avvenuta il 17 e 18 novembre, di due cavi di telecomunicazioni nelle acque svedesi.
Attacchi “per procura”.
Svezia e Finlandia, che hanno recentemente aderito alla NATO, sono particolarmente attente agli incidenti ricorrenti nel Mar Baltico, dove la tensione è aumentata dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022.
Nel suo discorso il primo ministro Kristersson non ha puntato il dito contro la responsabilità di nessun paese per i cavi danneggiati. Ma parlando più in generale degli attacchi ibridi nella regione, ha dichiarato che “la minaccia russa sarà probabilmente a lungo termine. Proprio come deve fare la nostra difesa.
Ha anche affermato che “l’Iran sta utilizzando violente bande criminali organizzate in Svezia per effettuare gravi attacchi per procura nel nostro paese”. Infatti, alla fine di maggio, l’agenzia di intelligence svedese Säpo ha accusato l’Iran di reclutare membri di bande criminali svedesi, tra cui bambini, per commettere “atti di violenza” contro gli interessi israeliani in Svezia, cosa che Teheran ha negato.
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