L'attacco israeliano su Tartous provoca il terremoto

-

Un terremoto di magnitudo 3 è stato avvertito dopo il bombardamento da parte dell'esercito israeliano della città costiera di Tartous nella notte tra domenica e lunedì.

type="image/avif">>

>
>

Pubblicato il 16/12/2024 11:43

Tempo di lettura: 2 minuti

type="image/avif">>In questa foto fornita dai residenti al quotidiano libanese L'Orient-Le Jour, un attacco israeliano nella regione di Tartus, visto da Akkar, nel nord del Libano, nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 2024. (CAPTURE D' SCREEN)>>
In questa foto fornita dai residenti al quotidiano libanese L'Orient-Le Jour, un attacco israeliano sulla regione di Tartous, visto da Akkar, nel nord del Libano, nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 2024. (CAPTURA D'ECRAN)

“L’attacco più violento nella regione dal 2012”, Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH). Intensi attacchi israeliani hanno preso di mira siti militari nella regione costiera di Tartous, nel nord-ovest della Siria, nella notte tra domenica 15 dicembre e lunedì 16 dicembre, riferisce l'OSDH. Dalla caduta del regime di Bashar al-Assad, Israele ha effettuato centinaia di attacchi contro siti militari in Siria, secondo questa ONG con sede nel Regno Unito e con una vasta rete di fonti all'interno della Siria. A Tartous gli attacchi sono stati così violenti da provocare, secondo l'Afad, l'ufficio catastrofi turco, un terremoto di magnitudo 3 della scala Richter.

A Tartous la domenica sera, “Gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato attacchi su diversi siti”comprese le unità di difesa aerea e “depositi missilistici terra-superficie”, indica l'OSDH. Palle di fuoco si sono sollevate sopra i magazzini presi di mira, secondo le foto scattate dai residenti. Un terremoto è stato avvertito immediatamente, alle 23:48 ora francese, indica il sito di scoperta del vulcano che elenca i dati vulcanologici e sismologici.

Tartus, che è il secondo porto più grande del paese, ospita una delle principali basi militari russe. È una base navale aperta negli anni '70, sotto l'URSS. È strategico per la marina russa perché garantisce una presenza nel Mediterraneo. Dalla caduta del regime di Bashar al-Assad, alleato della Russia, Mosca è preoccupata per il futuro dei suoi siti militari in Siria. La Russia ha avviato colloqui con le nuove autorità siriane, per garantire la sicurezza delle sue basi, ma il loro futuro è incerto.

-

PREV Vicino a Dunkerque un uomo ammette di aver ucciso cinque persone
NEXT Stati Uniti | Chi sono gli uomini del presidente?