I lavoratori frontalieri francesi hanno motivo di essere sollevati. Questi residenti in Francia che lavorano in Svizzera (così come in Lussemburgo, Germania e Belgio), vedrebbero la loro indennità ridotta drasticamente in caso di disoccupazione applicando un altro coefficiente di calcolo. Una proposta dei datori di lavoro e dei sindacati francesi accolta favorevolmente dal governo, che ha chiesto loro di trovare 400 milioni di euro di risparmi all’anno.
Questo perché, secondo uno studio dell’Unione nazionale interprofessionale per l’occupazione nell’industria e nel commercio (Unédic), l’indennità per i lavoratori transfrontalieri che hanno perso il lavoro all’estero rappresenterebbe un costo aggiuntivo di 800 milioni di euro all’anno per l’assicurazione contro la disoccupazione. Il motivo: il compenso viene calcolato sulla base degli stipendi stranieri. Ma in Svizzera, ad esempio, sono molto più alti.
Mentre l’Assemblea nazionale si prepara mercoledì sera a censurare il governo di Michel Barnier, questo governo sembra aver abbandonato questo progetto. In un comunicato stampa datato martedì incluso nel Tribuna di Ginevrala deputata della Mosella (Lorena) Isabelle Rauch, (TDG), annuncia che questa misura non sarà applicata.
Un sistema europeo in discussione
“Durante un colloquio questa mattina con il ministro del Lavoro, quest’ultimo mi ha confermato che questa strada è stata definitivamente abbandonata, perché viziata di incostituzionalità. Il buon senso ha quindi prevalso nel rifiutare una misura discriminatoria”, afferma. Nel comunicato stampa, la parlamentare aggiunge che il ministro del Lavoro le ha detto “che la futura presidenza polacca dell’Unione europea voleva affrontare il problema. L’idea è quella di ristabilire la responsabilità del rischio disoccupazione nel Paese in cui si lavora, non in quello in cui si risiede”.
Le associazioni che difendono i lavoratori frontalieri e gli eletti locali della vicina Francia accolgono con favore l’abbandono di un progetto giudicato discriminatorio dal quotidiano ginevrino. Pur ammettendo che il sistema europeo di indennità di disoccupazione dei lavoratori frontalieri merita di essere rivisto per le finanze francesi. Anche il senatore dell’Alta Savoia Cyril Pellevat ha presentato a metà novembre una proposta di risoluzione europea in tal senso.