I cinesi, ultima speranza per il turismo cubano?

I cinesi, ultima speranza per il turismo cubano?
I cinesi, ultima speranza per il turismo cubano?
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Cuba, te ne parliamo spesso. Per la sua storia un po’ speciale, la sua ricca cultura, le sue città e villaggi, le sue spiagge e tutto ciò che da sempre rende l’isola un mondo a parte ma tuttavia (più o meno) aperto al turismo. Al punto che per anni europei e canadesi, ma non troppi americani a causa dell’embargo, si precipitarono a scoprire Cuba o almeno ad approfittarne chiavi e i suoi hotel all-inclusive.

Solo che i tempi sono cambiati di nuovo e questo settore del turismo cubano che fruttava ancora molto, ora è solo l’ombra di se stesso. A un livello che le autorità ora sperano che la Cina e i cinesi li salvino da un disastro più o meno previsto se non cambia nulla.

Un Paese e un settore in crisi

Mentre quasi ovunque nei Caraibi il numero dei turisti è in aumento, a Cuba sta accadendo il contrario. E la speranza di vedere almeno 3 milioni di visitatori per il 2024 è sempre più lontana, al punto che questa cifra potrebbe benissimo limitarsi semplicemente a 2,7 milioni se non meno.
Ma è vero che l’isola, pur essendo da tempo una punta di diamante della regione in termini di turismo, accumula ancora handicap, non necessariamente aiutati nemmeno dalle notizie internazionali che non sempre giocano a suo favore.

Già il lato avventuroso, se non talvolta un po’ fastidioso, di un viaggio individuale a Cuba non è più popolare. Il turista di questo primo quarto del 21° secoloe secolo ovviamente si aspetta qualcos’altro per le sue vacanze e nemmeno la persistente crisi economica dell’isola, l’embargo statunitense e i danni ancora visibili dell’uragano Irma nel 2017 non aiutano. E poi c’è anche la vicina Repubblica Dominicana con i suoi attraenti complessi alberghieri che negli ultimi anni ha ampiamente soppiantato Cuba, attirando sempre più persone verso una nicchia identica e con un miglior rapporto qualità-prezzo.

Infine, quello che potrebbe sembrare il colpo finale per il turismo cubano e di cui l’isola sembra essere una “vittima”: questa (deplorevole) decisione americana nei confronti di coloro che desiderano visitare Cuba e che ora devono richiedere un visto americano – anche per Francesi e altri europei – per sperare poi di entrare negli USA. Abbastanza da scoraggiarne più di uno, soprattutto quando conosciamo il tempo necessario per ottenere un visto statunitense. Pertanto, possiamo dire “perché andare a Cuba e complicarti la vita? ».

I russi poi i cinesi

Tradizionalmente abbiamo quindi avuto in testa europei, spagnoli, francesi, italiani e tedeschi, mentre i canadesi hanno rappresentato i primi contingenti di visitatori. Solo che, per le ragioni già citate, il loro numero continua ormai a diminuire al punto che gli obiettivi attesi quest’anno per ciascuna di queste nazionalità saranno lungi dall’essere raggiunti.

Un calo più o meno previsto dalle autorità, che tuttavia i cubani pensavano sarebbe stato colmato da un numero sufficiente di vacanzieri russi. Ma anche in questo caso le ambizioni non sono state tutte soddisfatte.
Naturalmente, a causa della guerra in Ucraina e dell’embargo occidentale, i russi hanno meno scelta di destinazioni, ma la loro situazione, anche finanziaria, sta diventando gradualmente più complicata per molti. Senza contare che Cuba si trova a competere largamente anche con altri mercati come la Tailandia per i russi. Insomma, nonostante alcune promesse di Mosca di investire nel turismo locale, i risultati non ci sono e il traguardo dei 200mila turisti russi per il 2024 non verrà raggiunto.

Allora a chi rivolgersi? Altrimenti come ultima risorsa nei confronti della Cina e dei cinesi.
1,4 miliardi di cinesi, tra cui qualche centinaio di milioni che desiderano “altrove” per un Paese, la Cina, pronto a tutto pur di affermarsi in America Latina nella sua guerra economica contro Stati Uniti ed Europa. Due punti chiave e altrettante ancore di salvezza per Cuba e il suo turismo per un’ultima possibilità. Del resto, forse non è un caso che i cinesi non abbiano più bisogno del visto per recarsi a Cuba e che i primi voli diretti Cina-Cuba siano iniziati prima dell’estate…

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