Perdonare Hunter Biden: il presidente uscente non vedeva altra soluzione per proteggere la sua famiglia dalla vendetta ordita da Donald Trump. Questa decisione rafforza involontariamente il trionfo dell’ideologia trumpiana: gli interessi personali hanno la precedenza su quelli dell’America.
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Corrispondente negli Stati Uniti
Di Maurin PicardPubblicato il 12/02/2024 alle 17:58
Tempo di lettura: 3 minuti
Joe Biden ha pensato solo a una cosa, secondo i suoi più stretti consiglieri: prima dell’Ucraina, prima della Cina, prima della sopravvivenza stessa del Partito Democratico, doveva far uscire suo figlio Hunter da una spessa carreggiata legale. Domenica sera, dopo un fine settimana in famiglia sull’isola di Nantucket, è arrivato il comunicato stampa: “Oggi ho firmato la grazia per mio figlio Hunter. Dal momento in cui sono entrato in carica, ho detto che non sarei intervenuto nel processo decisionale del Dipartimento di Giustizia, e ho mantenuto la mia parola, anche se ho visto mio figlio essere perseguito selettivamente e ingiustamente. (…) Nessuna persona ragionevole, esaminando i fatti nei casi Hunter, può giungere ad una conclusione diversa da questa: Hunter è stato scelto solo perché è mio figlio – e questo è sbagliato. »
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