“esilio o prigione… Stai sicuro che tornerò”

“esilio o prigione… Stai sicuro che tornerò”
“esilio o prigione… Stai sicuro che tornerò”
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In esilio da diversi mesi, il leader dell’UFDG [Union des forces démocratiques de Guinée] Cellou Dalein Diallo ha dichiarato al settimanale panafricano Jeune Afrique (JA) che la Francia, ex potenza coloniale, sta risparmiando la giunta guidata dal generale Mamadi Doumbouya.

L’avversario si dice “non soddisfatto degli atteggiamenti degli occidentali che non fanno molto per il rispetto delle libertà fondamentali e un diligente ritorno all’ordine costituzionale”.

“In generale non sono soddisfatto dell’atteggiamento degli occidentali, che non stanno facendo molto per il rispetto delle libertà fondamentali e un diligente ritorno all’ordine costituzionale. A Conakry si sono verificate numerose violazioni dei diritti umani, una cinquantina di giovani manifestanti sono stati uccisi e la stampa è stata messa con la museruola. La comunità internazionale è rimasta in silenzio. Né reagisce al desiderio dichiarato della giunta di rimanere al potere il più a lungo possibile. Perché vogliamo perpetuare il potere illegittimo? », chiede il signor Diallo in un’intervista a JA.

Per lui, la Francia di Emmanuel Macron agisce con “doppi standard”: “In Mali, Niger e Burkina Faso, ambasciatori e soldati francesi sono stati rimandati indietro. In Guinea la Francia risparmia la giunta e viceversa”. Aggiungendo che a Conakry non esiste alcun sentimento antifrancese. I guineani non sono ostili alla cooperazione rafforzata con la Francia, ma non a scapito della democrazia e dello Stato di diritto. Per il momento i giovani guineani osservano con preoccupazione i rapporti della Francia con una giunta autoritaria, liberticida e corrotta. Dobbiamo temere che si irriti”. Invitandoci ad adottare una posizione di principio nei confronti dei golpisti.

“Dobbiamo condannare ogni colpo di stato, cioè ogni presa di potere con la forza, la frode o la modifica della Costituzione”, insiste Cellou Dalein Diallo, il cui partito si prepara al suo congresso che acuisce già gli appetiti.

Interrogato dal giornale sul suo ritorno in Guinea mentre resta perseguito dai tribunali nella vicenda della compagnia nazionale Air Guinée, Cellou Dalein Diallo vuole interrompere la serie nera.

“Tutti sanno che queste sono attività fantasiose. Questa operazione di privatizzazione è avvenuta nel 2002 e chi vi ha lavorato è in prescrizione. Quest’ultimo ha riconosciuto che non avevo avuto alcun ruolo, ma questo non interessa alla giunta perché lo Crief [la Cour de répression des infractions économiques et financières] veniva usato per perseguitarmi. Di fronte a questo desiderio di neutralizzare gli attori politici, mi sono preso il mio tempo, ma state certi che tornerò”, dice.

Non hai paura di essere arrestato? “Esilio o prigione, questo è uno dei rischi quando si decide di fare politica in Africa”, risponde il politico.

Ousmane CAMARA

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