I 27 adottano un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia

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L’UE approva nuove sanzioni contro la Russia

Pubblicato oggi alle 14:04

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Gli ambasciatori dei 27 Stati membri dell’Ue hanno approvato giovedì un nuovo “sostanziale” pacchetto di sanzioni contro la Russia, in guerra con l’Ucraina, come annunciato dalla presidenza belga del Consiglio dell’Unione europea.

“Questo pacchetto prevede nuove misure mirate e rafforza l’impatto delle sanzioni esistenti stringendo le maglie della rete”, ha indicato la presidenza belga sul social network X.

“Questo pacchetto di misure forti impedirà ulteriormente alla Russia di avere accesso alle tecnologie. Priverà inoltre la Russia di entrate aggiuntive nel settore energetico”, ha accolto con favore la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su X.

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Tra queste misure c’è il divieto di trasbordo di gas naturale liquefatto (GNL) nell’Unione europea, secondo il documento che elenca queste sanzioni, di cui l’AFP ha ottenuto copia.

La misura mira a ostacolare la logistica delle esportazioni di gas russo dall’Artico, che richiedono l’uso di navi metaniere rompighiaccio durante i mesi invernali. Queste navi consegnano il GNL che trasportano nei porti europei – Zeebrugge in Belgio o Montoir-de-Bretagne in Francia per esempio – un gas poi trasportato dalle navi metaniere convenzionali verso il mercato asiatico, in particolare la Cina.

Queste nuove sanzioni non riducono quindi i volumi di gas naturale forniti all’UE, condizione considerata essenziale da alcuni paesi, ancora molto dipendenti da queste forniture russe.

Quattordicesimo pacchetto sanzioni

Queste nuove sanzioni mirano anche a limitare l’uso da parte della Russia di navi mercantili “fantasma” per eludere le sanzioni dell’UE sulle esportazioni di petrolio russo. Nel mirino c’è anche il sistema che consente le transazioni finanziarie, l’SPFS, istituito dalla Russia dopo la sua esclusione dal sistema finanziario interbancario internazionale SWIFT.

Questo pacchetto di sanzioni, il 14esimo dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, è stato oggetto di intensi negoziati per settimane, nonostante la riluttanza di alcuni Stati membri, tra cui la Germania.

Con l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle precedenti sanzioni ed evitare che vengano eluse, la Commissione europea ha proposto di rafforzare l’obbligo per le aziende europee di monitorare i beni che commercializzano, per evitare che finiscano in Russia attraverso aziende di paesi terzi. Paesi.

Dal 2022, l’UE cerca di limitare la possibilità per la Russia di ottenere prodotti per uso civile, come i microprocessori, ma utilizzati anche per fabbricare armi. Diversi paesi confinanti con la Russia sono sospettati di fungere da piattaforme per la riesportazione di prodotti occidentali in Russia.

Ma secondo i diplomatici la Germania, il principale paese esportatore in Europa, considera queste misure troppo restrittive. Berlino ha finalmente accettato il compromesso messo sul tavolo mercoledì sera dalla presidenza belga e approvato giovedì mattina.

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