“Presto raddoppierà il numero dei Paesi europei che riconoscono il nostro Stato”

“Presto raddoppierà il numero dei Paesi europei che riconoscono il nostro Stato”
“Presto raddoppierà il numero dei Paesi europei che riconoscono il nostro Stato”
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AA / Ramallah / Awad Rajoub

Il primo ministro palestinese Mohamed Mustafa ha dichiarato domenica che il numero dei paesi europei che riconoscono la Palestina presto raddoppierà, invitando i paesi di tutto il mondo che non l’hanno ancora riconosciuta a fare questo passo.

È quanto emerge da una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albarez, alla presenza di un corrispondente dell’Anadolu nella capitale belga, Bruxelles, pochi giorni dopo il riconoscimento della Palestina da parte della Spagna.

Mustafa è a Bruxelles per partecipare a una riunione ministeriale sulla “soluzione dei due Stati”, ospitata dalla Norvegia, e ieri ha incontrato a Roma la sua omologo italiana Giorgia Meloni.

“Siamo convinti che il numero dei paesi europei che riconosceranno lo Stato palestinese nel prossimo futuro raddoppierà”, ha aggiunto Mustafa durante la conferenza stampa.

Mercoledì la Spagna, insieme a Norvegia e Irlanda, ha annunciato di aver riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina, a partire dal 28 maggio.

Mustafa ha invitato “tutti i paesi che non hanno ancora riconosciuto lo Stato palestinese ad aderire a questa iniziativa e prendere una decisione il più presto possibile, al fine di porre fine all’ingiustizia imposta al popolo palestinese da diversi decenni” .

Ha accolto con favore “i passi compiuti dalla Spagna per riconoscere lo Stato palestinese”, aggiungendo che con questo passo “conferma ancora una volta il suo fermo impegno per la giustizia per il popolo palestinese”.

Ha inoltre accolto con favore la dichiarazione del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez “che riconosce il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione nella libertà e nella sicurezza”.

Il primo ministro palestinese ha aggiunto: “Il riconoscimento spagnolo, insieme a quello di 146 paesi che cercano pace e stabilità nella nostra regione, costituirà il fondamento di un percorso irreversibile verso la creazione e il sostegno di uno Stato palestinese”.

E continua: “È l’unico modo per stabilire la giustizia e la pace nella regione, senza contare che il riconoscimento spagnolo è conforme al diritto internazionale e a tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite, compresa quella adottata a maggioranza dall’Assemblea Generale, secondo la quale La Palestina ha i requisiti per diventare membro a pieno titolo dell’Assemblea.

“Consideriamo questo riconoscimento come una responsabilità di lavorare insieme per trasformare questo riconoscimento politico e renderlo concreto sul campo”, ha aggiunto Mustafa.

Il 10 maggio, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione presentata dal gruppo arabo e da altri paesi, affermando che lo Stato di Palestina “soddisfa i requisiti per essere membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, in conformità con l’articolo 4 della Carta delle Nazioni Unite” e “dovrebbe quindi essere accettato come membro” dell’organizzazione.

Il riconoscimento dello Stato palestinese arriva sulla scia della devastante guerra israeliana contro Gaza che ha lasciato oltre 116.000 vittime palestinesi (morti e feriti), per lo più bambini e donne, e circa 10.000 dispersi dal 7 ottobre 2023, in un contesto di massiccia distruzione e carestia che sono costate la vita a bambini e anziani.

Israele continua la sua guerra, ignorando una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiede la fine immediata dei combattimenti e gli ordini della Corte Internazionale di Giustizia che chiedono la fine dell’attacco a Rafah e un’azione immediata per prevenire atti di natura genocida e “migliorare la situazione umanitaria” nella Striscia di Gaza.

*Tradotto dall’inglese da Mourad Belhaj

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