in trincea la guerra è diventata elettronica

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Serhiï Beskrestnik, 49 anni, ufficiale di riserva ed esperto di trasmissioni radio nel suo furgone dotato di antenne e apparecchiature di intelligence elettronica, a Kiev, 13 maggio 2024. LAURENT VAN DER STOCKT PER “IL MONDO”

La società civile ucraina pullula di attivisti che trasportano armi, attrezzature, cibo, medicine ai soldati al fronte. Ufficiale di riserva ed esperto di trasmissioni radiofoniche, Serhiï Beskrestnik, 49 anni, ha trovato una missione solitaria e unica: predicare l’igiene elettronica.

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Attraverso il suo canale Telegram, che conta 81.000 iscritti, “Flash” (il suo nome di battaglia) fornisce instancabilmente consigli. Come sfuggire alla sorveglianza dei droni russi e ai successivi attacchi. Come proteggere le comunicazioni sensibili e decrittografare quelle dell’avversario. Blocca i droni nemici senza disturbare i tuoi. Sensibilizzare sui rapidissimi sviluppi della guerra elettronica, dagli alti comandi al soldato in trincea, dal civile vicino al fronte all’industriale che lavora nelle retrovie.

Affrettarsi. L’esercito russo sta progredendo molto rapidamente, sia nella produzione industriale che nell’integrazione tattica dei sistemi di guerra elettronica. I droni da ricognizione Zala, Supercam e Orlan volteggiano costantemente nel cielo, puntando le loro telecamere su una striscia profonda 70 chilometri dietro il fronte ucraino, giorno e notte. “Stanno controllando tutti i veicoli militari. Una volta individuati, vengono seguiti fino alla loro unità o al parcheggio, dove vengono picchiati.”spiega questo gioviale ingegnere barbuto in uniforme militare, che ha lavorato per il gruppo francese Sagem (oggi Safran) all’inizio degli anni 2000.

Il tempo che intercorre tra il rilevamento e l’impatto è talvolta molto breve, meno di dieci minuti. Da qui questo consiglio dato dal signor Beskrestnik: “Vicino al fronte, l’equipaggiamento militare deve essere sistematicamente mimetizzato sotto il verde o gli edifici. Evitate le stazioni di servizio affollate, soggette a sorveglianza sistematica. Evitare di parcheggiare per più di dieci minuti in uno spazio aperto e mantenere sempre una distanza superiore a 50 metri tra i veicoli. »

Il drone kamikaze russo Lancet, che opera in tandem con il drone da ricognizione Zala, può colpire bersagli in movimento, come questo camion lanciarazzi BM-21 distrutto mentre guidava su una strada a nord di Kharkiv il 15 maggio.

Alla ricerca di nuove attrezzature

Il vero shock è stata la distruzione di due lanciatori del sistema antiaereo americano Patriot all’inizio di marzo vicino a Pokrovsk, nel Donbass. Questo sistema estremamente costoso e cruciale per tenere a bada i bombardieri russi è stato avvistato da un drone Supercam e successivamente distrutto da un attacco con un missile balistico Iskander mentre era parcheggiato all’aperto sul ciglio di una strada. Nelle settimane precedenti aveva abbattuto diversi bombardieri nemici, motivo per cui i droni russi lo seguivano con la massima energia.

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