I fiori possono essere pericolosi, possono anche uccidere. Una fiorista francese ha lanciato l’allarme dopo la morte di leucemia della figlia di 11 anni. La giustizia ha stabilito un nesso causale tra la morte del bambino e l’esposizione della madre ai pesticidi durante la gravidanza. Incontro con un fiorista belga per cercare di vedere le cose più chiaramente.
Ogni giorno Fabian maneggia centinaia di fiori per ore. Fa il fiorista da dieci anni. Sebbene indossi i guanti quando possibile, ammette che non è sempre così: “È più piacevole avere un contatto diretto con il prodotto per sentire il movimento dei fiori.“
Più piacevole, ma anche più pericoloso. Uno studio belga del 2019 ha rilevato una quarantina di sostanze nocive in alte concentrazioni nel corpo di diversi fioristi.
“Sono irritanti, sono interferenti endocrini, prodotti che favoriscono alcuni tipi di cancro. Molte sostanze sono autorizzate in Europa, ma alcune presenti nei bouquet sono ora vietate nell’Unione Europea.“, spiega Bruno Schiffers, professore nel laboratorio di fitofarmacia dell’ULiège.
Il problema: non sempre i fiori sono disponibili nel campo successivo. A seconda delle stagioni, a volte devono essere importati da luoghi molto lontani ed è difficile risalire alla loro provenienza al momento dell’acquisto.
“I crisantemi generalmente provengono dai Paesi Bassi, sono davvero una specialità. Ma per quanto riguarda gli altri fiori, soprattutto quelli esotici, non sappiamo da dove provengano. Non è come la carne“, aggiunge Fabian. In Francia viene ufficialmente stabilito il legame tra la professione di fiorista e il rischio di cancro. Fabian resta calmo, ma intende cambiare le sue abitudini e promette di indossare un po’ più spesso i suoi guanti.
salute dei pesticidi del fiorista dei fiori
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