Giorgia Meloni: la Iron Lady italiana diventa il modello d’Europa

Giorgia Meloni: la Iron Lady italiana diventa il modello d’Europa
Giorgia Meloni: la Iron Lady italiana diventa il modello d’Europa
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Lei è la Margaret Thatcher italiana. Questo piccolo pezzo di donna – perché non è molto alta, ed è un eufemismo – ha appena polverizzato tutta la sua bella e rasserenante impalcatura alter egosecondo il quale nessuno potrebbe fare nulla contro l’immigrazione, e soprattutto non da solo (leggi: senza l’UE). Non solo l’Italia non aveva bisogno dell’Europa per agire, ma è l’Europa che ha bisogno dell’Italia… per essere ispirata. Georgia Meloni è una donna di carattere – per l’aneddoto, saluta un presidente regionale democratico che l’aveva chiamata” co**asse ” in una conversazione privata, si è presentata, in pubblico, durante una visita ufficiale, con un aspetto gelido ” Sono quella stronza della Meloni “. Dovrebbe quindi piacere alle femministe come Sandrine Rousseau. Tanto più che, se ci sono uomini destrutturati, ci sono anche donne costruite: Georgia Meloni ha spina dorsale.

E questo nessuno me lo potrà togliere!

L’invettiva della Meloni, allora semplicemente leader di Fratelli d’Italia, nel corso di un grande convegno nel 2019 a Roma, lasciò il segno, e giustamente, perché in questa anafora (tanto famosa da essere musicata) la sua professione di fede era interamente contenuto: “ Sono Giorgia, sono una donna, sono mamma, sono italiana, sono cristiana, e questo nessuno me lo potrà togliere “. Lì troviamo una sintesi di ciò che intende difendere: un corpus coerente e non un semplice biscotto lanciato agli elettori.

A un anno dalla firma dell’accordo tra Roma e Tirana, e a pochi giorni dall’arrivo in Albania dei primi barconi di migranti fermati in mare dall’Italia, Giorgia Meloni ha detto la sua” orgoglio ” dovere ” L’Italia è diventata un modello da seguire “. La Francia, infatti, nella persona di Bruno Retailleau, afferma di guardare al Kazakistan, all’Egitto e perfino all’Iraq per una procedura simile. La Germania del centrista Olaf Scholtz diffida dell’Italia, tentata di approfittare della copia del suo piccolo compagno che fino ad allora considerava però un somaro. La stessa Ursula von der Leyen promette di “ imparare da questa esperienza “. Per restare in Germania, Georgia Meloni è anche l’anti-Angela Merkel: al famoso” Ce la facciamo » del 2015 risponde alla “ Se entri illegalmente in Italia verrai trattenuto e rimpatriato » del 2024. Di fronte alla telecamera, Giorgia Meloni si rivolge ai candidati alla migrazione: « Se entri in Italia illegalmente verrai espulso immediatamente ».

Già il 28 agosto i dati pubblicati dal Viminale avevano suscitato scalpore: dal 1° agostoÈ A gennaio il numero dei clandestini arrivati ​​in Italia era diminuito del 65%.

A Roma “il Campidoglio non è lontano dalla rupe Tarpea”, ma è vero anche il contrario: Georgia Meloni era, fino a poco tempo fa, abbastanza demonetizzata. Condannato alla denigrazione per il fallimento caratterizzato. Infatti, a un anno dalla sua elezione, la stessa Meloni ammise di non aver ottenuto il successo sperato… sostenendo che Roma non fu costruita in un giorno. Gérald Darmanin, nel maggio 2023, aveva inoltre accusato la presidente del Consiglio italiano di essersi mostrata “ incapace di risolvere i problemi di migrazione », stabilendo, altrettanto seccamente, un parallelo con Marine Le Pen. L’idea era, alla vigilia delle elezioni europee, di disperare non a Billancourt ma a Hénin-Beaumont e in altre città dello stesso tipo: populisti di tutto il mondo, smettetela di votare, è inutile! Anche i tuoi candidati non ottengono nulla.

Tuttavia oggi è chiaro che Georgia Meloni si è attivata. Da solo, ma alla ricerca di contatti: in Europa, certo, per difendere il grasso italiano e schierarsi al suo fianco, ma anche e soprattutto con i Paesi del Mediterraneo per rimpatriare i clandestini. Secondo il quotidiano Il Giornalealmeno 9.000 migranti, nel 2024, sarebbero partiti per Libia e Tunisia. Poi sono aumentate le misure, dissuasive e repressive, volte a smorzare gli entusiasmi: sanzioni ai trafficanti, controllo delle ONG, restrizioni al diritto al lavoro… C’era anche il “piano Mattei”, un partenariato a 5. ,5 miliardi di euro con i vari Paesi africani, sui quali ha ampiamente comunicato durante l’ultimo G7 a presidenza italiana e di cui ha delineato le linee nel gennaio 2024 durante la conferenza Italia-Africa. Cooperazione con un aspetto energetico ma anche un aspetto migratorio. È chiaro che l’Italia batte la Francia.

Nessuna nuova tassa

Infine, corollario essenziale, si mette in atto una politica familiare. L’Italia è, a questo proposito, ancora più in difficoltà della Francia. Il 2023 ha battuto un triste record: il numero medio di figli per donna è aumentato da 1,24, nel 2022, a 1,22, nel 2023. La caduta continua ad accelerare da trent’anni. La Meloni ha fatto della demografia la sua” massima priorità “. I governi precedenti hanno mostrato pochissimo interesse per questo argomento. Per la prima volta in Italia, il ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha appena delineato un quoziente familiare per aiutare le famiglie numerose. A cui si aggiungeranno diverse altre misure a favore della natalità, tra cui un bonus natalità di mille euro che la Meloni ha appena annunciato.

Grande differenza con la Francia: l’Italia, anche se è anch’essa sotto procedura per deficit eccessivo, vuole mantenere la promessa di abbassare le tasse. La Meloni parla di un” budget che comprometti », « che non scontenta nessuno e non propone una nuova tassa “. La Lady di Ferro italiana non ha finito di dare lezioni agli uomini di paglia di qua delle Alpi.

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