Lussemburgo: la percentuale di non residenti coinvolti nelle emergenze è in forte aumento

Lussemburgo: la percentuale di non residenti coinvolti nelle emergenze è in forte aumento
Lussemburgo: la percentuale di non residenti coinvolti nelle emergenze è in forte aumento
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Ospedali del Lussemburgo, rifugio per francesi, belgi e tedeschi bisognosi di una soluzione. Durante l’estate, la tensione ospedaliera dall’altra parte del confine, accentuata dalle partenze per ferie, ha spinto molti frontalieri a ripiegare sugli stabilimenti lussemburghesi.

Una sfida per il personale locale, che si trova a fronteggiare un afflusso di pazienti non residenti. La posta in gioco è alta, data una dinamica che potrebbe continuare nei mesi e negli anni a venire.

All’inizio della settimana, i dati rivelati in una risposta parlamentare all’ADR del ministro Martine Deprez permettono di quantificare, in parte, il fenomeno. Se l’85% delle persone trattate sono residenti in Lussemburgo, la percentuale di residenti nei paesi vicini è aumentata solo in quattro anni. E sostanzialmente.

Nel 2020, 9.110 residenti francesi hanno cercato cure d’urgenza in Lussemburgo. Nel 2023 erano 15.639, con un incremento del 71%. Per i residenti belgi, il numero di persone che hanno attraversato il confine per recarsi al pronto soccorso è stato di 3.355 nel 2020 e di 5.387 l’anno scorso. L’aumento è del 60%. Se sono meno i tedeschi che si recano al pronto soccorso in Lussemburgo (2.305 nel 2020, 3.425 nel 2023), la crescita supera il 48%.

Cifre apparentemente impressionanti, ma occorre qualificarle. Gli anni 2020 e 2021 sono stati segnati dall’epidemia di Covid, che ha ampiamente limitato gli spostamenti. Da notare inoltre che cresce anche il numero degli specializzandi che si recano al pronto soccorso, conseguenza dell’aumento della popolazione. Un’altra dimensione fondamentale della sfida che attende il settore sanitario in Lussemburgo.

L’anno scorso, poco più della metà delle persone ricoverate al pronto soccorso erano di nazionalità lussemburghese. L’aumento riguarda anche i ricoveri: +40% per i residenti in Francia, +38% per i belgi e +25% per i tedeschi. Nel 2023, quasi il 12% delle persone che hanno trascorso almeno una notte in ospedale in Lussemburgo non erano residenti.

“I casi sono diversi e variegati. I pazienti arrivano per cose più serie. È anche una questione di mezzi. I frontalieri sanno e vedono che l’assistenza è diversa», ha confidato un medico del pronto soccorso L’essenzialechiedendo che questa nuova situazione venga presa in considerazione dalle autorità.

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